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RIFORMA DELLA GIUSTIZIA E DECRETO SBOLCCA ITALIA NEL CDM

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AG.RF.(MP).30.08.2014

“riverflash” – Al termine della riunione del Cdm, il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha illustrato le novità introdotte con la riforma della giustizia “una rivoluzione”, come da lui stesso annunciato.  Innanzitutto egli ha parlato del decreto legge “Sblocca Italia”, con il quale saranno disponibili 4,6 miliardi per cinque investimenti aeroportuali e 3,8 miliardi per opere cantierabili da subito. Dunque nei prossimi 12 mesi, “saranno disponibili 10 mld per sbloccare le opere: le tratte ferroviarie Napoli-Bari e Palermo-Messina partiranno nel 2015”. Inoltre, arriverà il disegno di legge delega per il codice degli appalti, in modo da avere le stesse regole in Italia come nel resto dell’Europa e l’idea è che “ciò che è consentito dalla Ue è ciò che è consentito in Italia”. Ma la vera rivoluzione è il decreto sul civile per ridurre l’arretrato: “alla fine dei mille giorni avremo tempi certi, meno di un anno per il processo civile e il dimezzamento dell’arretrato”. Un’altra importante novità, sarà la responsabilità civile dei magistrati, per cui, d’ora in poi, “chi sbaglia paga”. Ma ci saranno anche nuove norme su autoriciclaggio e falso in bilancio e una delega sulle intercettazioni. Il Cdm ha anche dato via libera alla riforma dei beni culturali: nello sblocca Italia ci sono coperture per il rifinanziamento di 720 milioni degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2014. Si tratta di  320 milioni in più rispetto all’ammontare previsto nella legge di stabilità 2014. Infine, per ristrutturare la propria casa, non servirà più un’autorizzazione edilizia,  ma sarà sufficiente una semplice comunicazione al Comune. Per quanto riguarda invece, la riforma della giustizia, è in arrivo un corposo pacchetto per tagliare l’arretrato civile, novità questa, di cui Renzi va orgoglioso e anche le misure sulle intercettazioni, oltre al reato di autoriciclaggio e una riedizione del falso in bilancio, più duro per le quotate, più morbido per le piccole imprese. Oltre a tutto ciò, verranno resi operativi tutti i punti della riforma della giustizia, annunciata a fine giugno. Renzi poi, ha voluto commentare anche la crisi dell’occupazione, affermando di essere molto preoccupato: “ io sono più preoccupato per i posti lavoro quando hanno il segno meno, che non se c’è uno 0,1 in meno rispetto alle previsioni, e non credo che i posti di lavoro si creino per decreto”. In merito alla soglia del 3%, il premier ha concluso affermando che “la flessibilità va usata meglio: non siamo in una battaglia contro la Ue né stiamo chiedendo qualcosa per noi. L’Italia non va a chiedere qualcosa, anche perché l’’Italia ha dato alla Ue più di quello che ha ricevuto, in parte per le regole del gioco e in parte per incapacità nostra, come nel caso dei fondi Ue”. E i famosi e contestati 80 euro di bonus, che fine faranno? “Verranno confermati per i prossimi anni, per 11 mln di persone”, ha assicurato il premier.

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