13 Lug 2013
QUALI SONO LE CAUSE DEI CALCOLI BILIARI? >>
(riverflash) – Potrebbe sembrarvi strano dare inizio al un “bellissimo sabato italiano” parlando o meglio scrivendo di calcoli biliari, ma purtroppo anche quelli sono sempre in agguato di conseguenza prevenire è meglio che curare e, per prevenire occorre essere informati!
La litiasi biliare è la presenza di calcoli nella cistifellea o nelle vie biliari. Molto frequentemente dopo i cinquant’anni , la litiasi biliare colpisce una persona su due anche se il più delle volte è ben tollerata e resta silente.
I calcoli biliari possono essere composti sia da colesterolo puro, sia da sali biliari, sia da una miscela dei due. Le dimensioni vanno da quelle di un granello di sabbia a quelle di una noce. A lungo andare, i calcoli che non sono stati espulsi possono calcificarsi formando dei veri e propri sassi.
L’eccesso di colesterolo nel sangue è probabilmente un fattore che favorisce la formazione dei calcoli. Ma questi sono dovuti soprattutto a un cattivo funzionamento del sistema biliare: infezioni della cistifellea, secrezione insufficiente, orari e pasti irregolari….
Tutto ciò che comporta la stagnazione della bile favorisce la litiasi. Per verificare la presenza di calcoli biliari in caso di coliche epatiche, dispepsia, dolori sottoepatici,nausea e vomito è opportuno fare una ecografia o meglio ancora una colecistografia.
Al di fuori della crisi dolorosa, che necessita di trattamento sintomatico, il medico dispone di una vasta scelta di terapie farmacologiche per curare i calcoli biliari, viene indicata una dieta da seguire e la chirurgia resta spesso l’ultimo rimedio.
di Lauretta Franchini (AG.RF.13.07.2013)