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GRECIA,GIORNATA DECISIVA: IL PREMIER GRECO TSIPRAS “TENTA” L’ULTIMA CARTA PER EVITARE IL DEFAULT

GRECIA, UE STRIGLIA ATENE, MISURE NELLA DIREZIONE SBAGLIATA

AG.RF.(MP).01.07.2015

 “riverflash” – Giornata decisiva quella odierna per la Grecia: oggi ci sarà infatti un incontro “chiave”  con l’Eurogruppo, con il quale ancora non c’è accordo. Tuttavia,  si continua a trattare per “tentare” un terzo salvataggio in extremis del Paese ed evitare quindi il default. Il premier Tsipras,  ha intenzione di inviare una nuova proposta, visto che proprio da oggi, la Grecia si troverà ufficialmente, senza aiuti: attualmente è in arretrato con il Fmi per 1,7 mld di euro (a meno che non riesca a trovare una mediazione) e il prossimo 20 luglio, dovrà rimborsare 3,4 mld alla Bce. Ma le casse del Governo sono vuote  e per questo il premier greco, sta pensando ad un terzo piano. E’ difficile però che la trattativa possa concludersi prima del 5 luglio, data del referendum con il quale la “palla” verrà girata al popolo che dovrà decidere la permanenza o meno del Paese, nell’euro. Ma in merito alla possibilità di un piano per il terzo salvataggio, la cancelliera Merkel, ha subito frenato le aspettative greche: “Berlino non prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell’esito del referendum domenica prossima”, anche se non sembra intenzionata a chiedere del tutto il dialogo con i greci. Dunque la Ue, al momento, non vuole abbandonare la Grecia e se si riuscisse a trovare un’intesa prima del 5 luglio, secondo alcune fonti, Atene potrebbe anche ritirare il referendum. Nel frattempo Alexis Tsipras, ha parlato a tale proposito, affermando: “la gente ci da forza e affronteremo con calma e compostezza, minacce e ricatti, non credo che ci sia una volontà da parte dei creditori di cacciare la Grecia dall’Eurozona, il piano era quello di cacciare via il governo di sostegno nazionale: volevano spazzare via la speranza, perché un Paese in default ha dei costi altissimi”. E se dovesse vincere il no? “Forse bisognerebbe abbandonare definitivamente l’euro”; d’altronde il popolo, diviso a metà, ha il diritto di scegliere il proprio destino e il 9 in piazza si raduneranno circa 17mila persone, per dire no all’Europa e denunciare il ricatto dei creditori. Tutto ciò mentre Grillo ha dichiarato che sarà in piazza a sostenere i Greci e Renzi rinnova il suo “atto di fede” verso l’Europa….

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