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ESPULSIONE KAZAKE, LETTA VUOLE FARE LUCE SULLA VICENDA MENTRE BERLUSCONI OSPITA IN SARDEGNA IL DITTATORE NAZARBAEV

ROMA (RIVER FLASH)- Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto che il governo farà piena luce sulla vicenda dell’espulsione della moglie e della figlia di un leader dell’opposizione kazaka da parte dell’Italia, e che i responsabili saranno sanzionati, mentre il quotidiano la Repubblica chiede le dimissioni del suo vice e ministro dell’Interno Angelino Alfano.

“Faremo piena luce e arriveremo in fondo, anche dal punto di vista delle sanzioni. E dunque chi ha sbagliato risponderà”, ha detto Letta a Repubblica secondo il quotidiano.

Venerdì scorso il governo ha revocato l’espulsione di Alma Shalabayeva, e di sua figlia, cioè la moglie e la bambina di Mukhtar Ablyazov, ex ministro del suo Paese, che ha guadagnato una fortuna dopo la caduta dell’Unione sovietica e ha lasciato poi il Kazakistan dopo che nel 2009 la sua banca BTA è stata nazionalizzata e dichiarata insolvente.

Le due donne erano state fermate dalle forze dell’ordine in Italia a fine maggio e rimpatriate in Kazakistan con un volo privato disposto dalle autorità kazake.

Attualmente si trovano in Kazakistan e non possono lasciare il Paese  guidato da oltre 20 anni dal dispotico presidente Nursultan Nazarbayev perché sotto inchiesta.

Secondo una prima inchiesta interna disposta dallo stesso premier, la procedura di espulsione era formalmente regolare, ma il governo non era stato informato dalla vicenda.

Per domani, dicono alcuni media, è attesa una relazione del capo della Polizia Alessandro Pansa sulla vicenda, mentre Alfano dovrebbe riferire al Parlamento giovedì. Ma secondo le ricostruzioni di alcuni quotidiani il capo di gabinetto dello stesso ministro dell’Interno sarebbe stato informato della vicenda prima dell’espulsione, come del resto un ufficio del ministero degli Esteri a cui la polizia avrebbe chiesto delucidazioni su un passaporto di Shalabayeva.

Per questi motivi oggi la Repubblica chiede le dimissioni di Alfano, mentre Sel e Movimento Cinque Stelle hanno già annunciato una mozione di sfiducia individuale contro il ministro.

Intanto, potrebbe essere un altro tassello da inserire nella ricostruzione del caso internazionale peggio gestito dall’Italia oppure una semplice coincidenza, fatto sta che il dittatore del Kazakistan berl, stando a quanto riporta il quotidiano Repubblica, una settimana fa sarebbe arrivato in Sardegna per qualche giorno di vacanza. La cosa che ha destato i sospetti, e non poche voci mai confermate, è stata la scelta della dimora dove il dittatore e la moglie, accompagnati da uno stuolo di agenti di sicurezza e altri collaboratori, hanno deciso di soggiornare: una villa di proprietà di Ezio Maria Simonelli, vicino da sempre all’ex presidente del Consiglio Berlusconi. Proprio quest’ultimo, amico del dittatore kazako, secondo alcune voci era presente in Sardegna e avrebbe incontrato Nazarbaev, dicerie che poi si sono rivelate infondate. Nonostante questo la presenza del capo di Stato della nazione coinvolta in uno degli scandali più imbarazzanti degli ultimi anni, tra l’altro proprio nei giorni in cui il caso deflagrava colpendo Governo, ministri e Questura, rimane sospetta.

FT AG RF 15.7.2013

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