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ZEMAN IN DIFESA DI REGOLE E DISCIPLINA

(riverflash) – Che non sia un buon momento per la Roma tra infortuni e polemiche, è fin troppo chiaro ma proprio a seguito delle recenti (sconcertanti) dichiarazioni del portiere giallorosso Stekelenburg, Zdenek Zeman esce allo scoperto e come è sua consuetudine, dice apertamente ciò che pensa: “se non c’è disciplina, non ci può essere una squadra: occorre rendersi conto che la disciplina è la cosa più importante i un collettivo; in questo momento purtroppo non abbiamo regole e quindi succede quello che non deve succedere”. Si è espresso così il tecnico alla vigilia della trasferta della Roma a Bologna sottolineando come la mancanza di regole nella società, rappresenti un problema: “nella società manca un regolamento scritto per quanto concerne i comportamenti”, riferito sicuramente ad alcuni giocatori che spesso vanno assumono atteggiamenti non proprio consoni a quella che dovrebbe essere “l’etica del calcio”. Zeman si è soffermato anche sugli allenamenti della squadra, così come aveva accennato i giorni scorsi: “ Bisogna allenarsi bene, bisogna essere concentrati sul lavoro, bisogna capire cosa si fa e perché si fa”; e a chi gli chiedeva un giudizio sulle recenti dichiarazioni di Stekelenburg: “Penso si sia trattato di un’intervista inopportuna, ci sono cose sbagliate nelle sue dichiarazioni, è sempre un tesserato della Roma, quindi deve essere a disposizione della società”. Non sono andate giù al tecnico giallorosso le parole del portiere anche se è stato comunque convocato per la partita di oggi, a differenza  di Marquinho, escluso in Coppa Italia con la Fiorentina per la reazione fuori luogo avuta a Catania al momento della sostituzione: “Sono abituato a distinguere i fatti dalle parole e per me i fatti contano più delle parole”. Ecco spiegato quindi il momento non proprio felice che la Roma sta attraversando in questo momento. A questo punto ci si chiede come fa una squadra ad avere un rendimento costante e vincente quando manca una disciplina all’interno della società che permetta ai giocatori di osservare certe regole e quando gli interessi legati alla pubblicità e al marketing contano più degli allenamenti? Quando la società ha ingaggiato Zeman come tecnico della Roma sapeva quali erano i principi (fin troppo noti) del tecnico, uno dei pochi in Italia a portare ancora avanti lo  “sport vero”, quello fatto di onestà, professionalità e spirito di sacrificio. Ora parte dei tifosi se la prende con il tecnico per i risultati poco soddisfacenti, ma come fa una squadra ad avere un rendimento positivo quando ci si allena in modo altalenante e ognuno può fare e pensare quello che vuole? Lo sport è sacrificio e i risultati arrivano solo se si perseguono certi valori………

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