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VITTORIA PUCCINI E ORIANA FALLACI: A FIANO ROMANO LA DONNA VINCE

di Valter Chiappa

(riverflash) (AG. R.F. 17/06/2015)

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Fiano Romano si illumina al passaggio della bellezza di Vittoria Puccini.

È difatti la giovane attrice toscana chiamata quest’anno a ricevere il premio intitolato a Giuseppe De Santis, il compianto regista fianese di “Riso amaro”, assegnato nell’ambito del festival “Lo schermo è donna”.

La rassegna cinematografica, giunta ormai alla 18a edizione e che anche quest’anno si tiene nella suggestiva cornice del Castello Ducale Orsini, premia le personalità femminili che più, durante l’anno, hanno contribuito al lustro della settima arte. Ma quest’anno, nel tributare il riconoscimento alla Puccini per la sua interpretazione nel film “L’Oriana”, il ruolo della donna nella cultura e nella società viene doppiamente celebrato. Perché, se da una parte si gratifica l’attività di una attrice che sta costruendo la sua ancor giovane carriera su copioni di qualità, con la proiezione di “L’Oriana”, si onora finalmente la memoria non solo di una grande giornalista e protagonista della scena intellettuale, Oriana Fallaci appunto, ma soprattutto di una donna, la cui statura troppo spesso è stata oscurata da polemiche e faziosità di basso rango.

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Nell’interessante dibattito che ha preceduto la premiazione, moderato dai critici cinematografici Alberto Crespi e Rocco Giurato, il regista Marco Turco ha affermato la necessità di un tributo alla Fallaci, femminista ante litteram, prima donna reporter di guerra, intellettuale coerente con le sue idee fino alle estreme conseguenze, liberandone la memoria dalla coltre di polemiche che essa stessa soleva sollevare e le antipatie che alimentava, con un modo di porgersi polemico e respingente. La Puccini, di suo, ha testimoniato le difficoltà, non solo tecniche e fisiche, incontrate nel calarsi in un personaggio di così grande spessore e al contempo così poco accogliente; è stato maliziosamente suggerito come in questa operazione possa essere stata aiutata dalla sanguigna natura di fiorentina al pari della Fallaci.

Con onestà intellettuale non si è taciuto sulla scomodità delle opinioni della giornalista. In particolare si è fatto ampio riferimento alle aspre polemiche col mondo islamico, che caratterizzarono i suoi ultimi anni di vita. Ma si è evidenziato anche come la grandezza del personaggio, ad anni di distanza, non ne risulti scalfita. L’opera di Marco Turco, cui Vittoria Puccini ha prestato volto ed anima, non fa quindi che accrescere il rimpianto per una personalità di una caratura oggi sconosciuta.

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Vittoria Puccini, ricevuto il premio dalle mani del Sindaco di Fiano Romano, Ottorino Ferilli, ha dispensato con grande disponibilità il suo fascino e il suo sorriso agli obiettivi degli spettatori della rassegna. Poi, abbassate le luci, sullo schermo è diventata Oriana.

La bellezza e l’intelletto: ieri sera a Fiano Romano ha davvero vinto la Donna.

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