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VITTORIA DI RIGORE DEL CATANIA (1-0) SU UN’UDINESE CHE HA COLPITO 2 PALI

AG.RF  09.11.2013  (O.C.)

(riverflash) – Arriva per il Catania la prima vittoria della gestione De Canio. Una vittoria sofferta perché l’Udinese ha colpito per due volte i pali della porta difesa da Andujar e nel finale ha messo gli etnei sotto assedio. Va ricordato, inoltre, che l’arbitro De Marco, nel primo tempo, non ha concesso il rigore ai friulani per un fallo di mano in area commesso da Tachtsidis.

De Canio schiera il Catania con un 4-3-3 con alcune novità. Davanti ad Andujar Rolin e Capuano fanno i terzini, Legrottaglie e Gyomber i centrali in difesa, con in panchina Spolli e P.Alvarez. In mezzo al campo fuori Izco e dentro Guarente ad affiancare Almiron e Tachtsidis. In attacco ci sono Castro, Maxi Lopez e Keko. Tra i friulani manca Di Natale e Guidolin sceglie una sola punta, il colombiano Muriel. Difesa a quattro con Heurtaux, Danilo, Domizzi e Gabriel Silva. A centrocampo c’è Fernandes, mentre Allan e Badu siedono in panchina. A destra Basta e a sinistra Roberto Pereyra hanno licenza di avanzare. Il Catania parte fortissimo, pressing molto alto su tutti i palloni. Al 11’ da destra spiove un cross invitante per Castro che si coordina per colpire al volo, Brkjc respinge d’istinto e salva la sua porta. Al  24′ Roberto Pereyra dribbla tutti, penetra in area e colpisce il palo. Al 28’ Keko in area piccola raccoglie un assist basso di Castro da sinistra ma gira incredibilmente a lato oltre il secondo palo. Un minuto dopo l’azione che decide l’incontro. Su calcio d’angolo Domizzi trattiene Legrottaglie che cade in area bianconera. De Marco concede il rigore che permette a Maxi Lopez di rompere un digiuno di oltre 2 anni con la maglia del Catania. Una rasoiata molto angolata che Brkjc aveva intuito. Al 34’ l’arbitro nega, invece, un rigore clamoroso all’Udinese, perché Tachtsidis, nella sua area, toglie con il braccio un pallone dalla testa di Domizzi. Al ritorno in campo Guidolin presenta Naldo al posto di Domizzi, poco dopo De Canio è costretto a sostituire Almiron claudicante con Izco. Il secondo tempo è meno bello, il Catania non riesce più ad affondare il piede sull’acceleratore, il dispendio di energie del primo tempo presenta il conto adesso sotto forma di gambe pesanti e poca brillantezza, dal canto suo l’Udinese è sempre più minacciosa alla ricerca del pari. Guidolin che era partito con un modulo accorto, 3-5-1-1, inserisce un’altra punta, Nico Lopez per Heurtaux; De Canio risponde richiamando in panchina Guarente e inserendo Alvarez, quest’ultimo si piazza davanti alla difesa rossazzurra per contrastare l’attaccante bianconero che a turno viene a giocare tra le linee nel ruolo di trequartista. La pressione ospite produce una sola grossa occasione: al 67’ Pinzi con un gran tiro colpisce il palo alla destra di Andujar, sulla palla si avventa Gabriel Silva che prova a piazzare sul palo opposto, stavolta Andujar si salva con un intervento in due tempi. I rossazzurri soffrono a denti stretti, poche volte riescono ad alleggerire con qualche contropiede. L’Udinese generosamente attacca e soprattutto con Pereyra trova gli spazi giusti per affondare. Ma l’unica e ultima chance da rete è sulla testa di Muriel: tiro centrale che Andujar blocca.

 

 

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