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VISISTE SPECIALISTICHE: SE LE LISTE D’ATTESA SUPERANO I 60 GIORNI, SI PUO’ ANDARE DAI PRIVATI, PAGANDO SOLO IL TICKET

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AG.RF.(redazione).26.03.2018

“riverflash” – Tutti noi conosciamo le difficoltà e le attese per una visita specialistica in ospedale o nei centri convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, tuttavia in Italia esiste un diritto a molti sconosciuto, ossia la possibilità di ricorrere ai privati per la visita, pagando solo il ticket. Esiste dunque, un Piano nazionale di governo delle liste d’attesa (PNGLA), emanato nel 2010 secondo cui ci sono dei tempi massimi di attesa per alcune prestazioni: si tratta di  ben 58 tra visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici. In base a questo piano, si può andare dal privato pagando il solo ticket previsto nel pubblico se entro 60 giorni non è stato fissato un appuntamento nel sistema sanitario nazionale. A quel punto di può decidere di richiedere la prestazione in intramoenia, ossia in attività libero-professionale intramuraria, senza dover pagare il medico come “privato”, ma essendo tenuti a corrispondere solo il ticket. Come fare? Occorre presentare un’istanza al Direttore generale dell’Azienda sanitaria o dell’Azienda ospedaliera. La prima cosa da fare è scaricare il modulo su internet, facilmente reperibile su internet sotto la dicitura “ISTANZA PER LA PRESTAZIONE IN REGIME DI ATTIVITÀ LIBERO-PROFESSIONALE”. Tra gli esami da poter richiedere con l’istanza, ci sono le Tac, la mammografia, la Rmn cervello e tronco encefalico, la Rmn pelvi, prostata e vescica, la Rmn muscoloscheletrica, la Rmn colonna vertebrale, l’ecografia capo e collo, l’ecocolordoppler cardiaca, l’ecocolordoppler dei tronchi sovra aortica, le ecografie addome, mammella e ostetrica-ginecologica. Il medico che prescrive gli esami e le visite deve indicare anche sulla richiesta un codice di priorità per tempi ancora più celeri. Si usa il codice U (urgente) per ottenere la prestazione entro 72 ore, il codice B (breve) per vedere erogata la prestazione entro 10 giorni, il codice D (differibile) entro 30 giorni per la specialistica e 60 per la diagnostica ed infine il codice P che sta per programmabile. Per la diagnostica e la specialistica i tempi massimi devono essere rispettati nel caso di prime visite o primi esami diagnostici mentre non si fa riferimento a tempi massimi per le visite di controllo successive alla prima.
Le visite specialistiche che fanno parte del piano prevedono un tempo massimo di 30 giorni dalla data della richiesta, mentre gli esami diagnostici devono essere effettuati entro 60 giorni.

Fonte: QF Qui Finanza

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