AG.RF. 11.03.2015 di Giuseppe Licinio
“riverflash” – Con 357 voti a favore, 125 contrari e 7 astenuti, la Camera ha dato il via libera al disegno di legge Boschi che prevede, tra l’altro, il superamento del bicameralismo paritario e la sostituzione del Senato elettivo. Il Movimento 5Stelle, come precedentemente annunciato, non ha partecipato al voto e Forza Italia, ha votato contro, così come Sel e Lega Nord. La “pressione” di Silvio Berlusconi sui suoi parlamentari per “invitarli” a votare no, ha prodotto però una spaccatura all’interno del partito che è stata evidenziata da una lettera di 18 parlamentari che si sono lamentati con lui per una “mancanza di democrazia, all’interno del partito”.
Intanto la sinistra dem del Pd, guidata da Gianni Cuperlo, ha fatto sapere, tramite un documento firmato da 24 parlamentari che “ nel caso in cui il governo rifiutasse di riaprire il confronto sulle ipotesi di miglioramento avanzate da più parti, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”. Il dissenso della minoranza del Pd con Renzi, nasce dal fatto che “il patto del Nazareno non esite più: l’Italicum va modificato in modo sensato…. Tutto ciò che è stato deciso e approvato, mina il concetto di democrazia”. Tuttavia, tra polemiche e dissensi, la riforma va… “per non interrompere il percorso…. “, ha dichiarato la Boschi, “per far ripartire l’Italia”, ha aggiunto Renzi.
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