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VERAMENTE DEGNO DI NOTA QUEL CHE SI STA SCOPRENDO A CARSULAE, POCHI KM DA TERNI

carsulae panordi Francesco Angellotti (AG.RF 21.04.2015) ore 22:28

(riverflash) – Scommetto che nessuno sapeva che si svolgono dei ritrovamenti archeologici importanti a Carsulae. Ma dov’è? Che ci sarà? Ritrovamenti dell’Epoca Romana, dato il nome che conserva la ortografia latina? Ma in Italia ci sono tanti posti in cui è rimasto qualcosa d’Età antica, possiamo mica soffermarci su tutte le pietruzze che ci dicono d’Era a.C.n. !

   Anche questo è vero, l’Italia è talmente piena di Archeologia ed Arte che non fa più rilievo, non sembra cosa degna di nota. Eppure, quel che si sta scoprendo a Carsulae sembra veramente degno di nota; non solo per i ricercatori e gli archeologi, che troveranno spunti per rifinire il giudizio sulle antiche civiltà; ma anche per il “passante”, che trova interesse nello scoprire forme di vita, maestre di vita, già molti secoli ante Cristum Natum.

   Si è scoperto qualcosa di veramente interessante a Carsulae nel 2012, dato che sono stati fatti scavi che hanno ridato luce a reperti risalenti al II sec. a.C.n. Non si tratta di una brocca o un’immagine scolpita su caverna, ma è stata resa nuova luce a un Ipogeo a pianta rettangolare ed anche a un ampio tratto di lastricato di pietra calcarea, realizzate nelle prime fasi urbanistiche del Centro a pochi chilometri da Terni.

   Si sono ritrovati anche tanti altri materiali, da banali tegole a composti in ceramica, ancora, murature rasate a livello, quasi, di fondazione, la cui datazione è non proprio definibile; pare siano d’Età tardo-repubblicana, quindi del II – I sec. a.C.n., anche se pare siano state riutilizzare più tardi, in età primo-medio imperiale.

   I primi ritrovamenti hanno destato molto interesse degli addetti, e l’anno successivo sono stati messi alla luce reperti, il cui studio ha portato a valutazioni sulla topografia e sull’edilizia dell’area urbana.

   Attualmente si può considerare che nell’epoca tardo repubblicana, cioè nel II-I sec. a.C.n., ha riacquistato luce una Cisterna, usata per la raccolta dell’acqua piovana, un Lastricato, due lunghe murature che creano un corridoio.

   Invece nell’epoca Augustea non avvengono grandi rinnovamenti topografici, ma è stata creata una fornace per il vasellame e probabilmente un’altra canalizzazione. Grandioso come si voleva presentare Augusto, si poteva sprecare un pochino di più; ma forse siamo noi che ancora non abbiamo trovato quel che effettivamente ha portato in un Centro che era un importante punto commerciale e culturale.

   Senz’altro d’epoca più tarda, si presume la fase medio imperiale, quindi il II-III sec. a.C.n., una lunga muratura che differisce da quella già evidente per una netta differenza di materiale e modo di erezione. Tra gli oggetti, solo uno degno di nota, in quell’epoca: ma veramente importante; una maschera teatrale, che dà molti indizi sullo svolgimento della vita nell’Urbe, poco a nord di Roma.

   Si stima, anche se non si possono immaginare le cause, che la città fu abbandonata durante il IV sec. (ormai siamo p.C.n., non lo scriveremo più).

   Quel che stupisce un po’ è la direzione est-ovest di una strada basolata che non collega ne’ con l’area del Foro, ne’ con la via Flaminia; chissà com’era allora, certe finezze non possiamo capirle; si sono fatte diverse congetture, ma credo che quando non si hanno dati specifici, non possiamo fare ipotesi sul comportamento di popolazioni che avevano abitudini, formazione,cultura, usanze, credenze, stili… diverse. Studiamoli, certo, ma non pretendiamo di catalogarli e poterli giudicare secondo il nostro metro di giudizio.

   Comunque, quel che appare evidente, è che la strada fosse consona al passaggio di carri, perchè costruita accuratamente con pietra calcarea, aveva due solchi paralleli per condurre le ruote dei mezzi trainati, evitando sbandamenti. Tipo che avevano inventato una sorta di rotaie: carino a quei tempi!

   I pedoni non c’erano? Non si poteva andare a piedi, per svolgere qualsiasi commissione? Certo che si poteva! Anzi, gli spazi per camminare erano ampi ed accoglievano un folto numero di passanti. Sempre con le lastre calcaree a forma rettangolare, hanno trovato anche i marciapiedi.

   In tempi piovosi, per evitare d’essere inondati dalle acque, sono stati realizzati canali di scolo che facevano scorrere tutto in un canale di sfogo vicino alla via Flaminia.

   Calcoliamo che questo è solo l’inizio, perchè son solo 3 anni che gli scavi hanno cominciato a scoprire un nuovo Centro Urbano; e chissà quant’eltro verrà fuori!        Ma forse non sarà molto; in fondo di ritrovi archeologicii ne abbiamo già così tanti, che non è il caso di spenderci ancora su. Pensiamo alle fabbriche che falliscono ed ai Datori di Lavoro che non riescono più a far debiti per portare avanti l’Azienda.

   Però, scusate, proprio pensando a questo, immaginiamo sarebbe bello se l’Italia, anzichè fallito paese industriale, esplodesse come Nazione che ha un immenso bagaglio Archeologio ed è ricca di Cultura, dall’ inizio della Storia fino ad oggi; e tutte le attività compendiarie che si lanciano per rendere agevoli e comode gli svolgimenti per arricchirsi di un Sole che, finalmente lo possiamo tornare a dire, splende più alto della Fantasia.

   Io non me la sentirei di non proporre quest’Idea sull’Immaginazione.

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