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VENEZUELA: UN UOMO DI ORIGINI ITALIANE UCCISO SULLE BARRICATE DI MARACAIBO

roberto-annese-620x330AG.RF.  30.03.2014 (ore 15:21)

(riverflash) – Si allunga la lista dei morti in questa assurda guerra civile in Venezuela, dove un presidente eletto solo con il 50,4% dei voti pretende di comportarsi da dittatore, arrestando sindaci e sparando sugli studenti. La loro colpa è dissentire sul modo di governare. Va dato atto che Hugo Chaves ha dato l’occasione di riscatto alla fascia più povera del Venezuela, per decine d’anni schiacciata dagli oligarchi, ma reprimere il dissenso con il sangue è un reato, sempre e comunque.

A farne le spese stavolta uno studente di scienze politiche di 33 anni di origini italiane è stato ucciso nella zona nord di Maracaibo, in Venezuela, raggiunto alle 4,40 ora locale da un colpo al petto mentre difendeva una barricata nel quartiere di El Naranjal.

È quanto riportano alcuni media locali, secondo i quali il giovane, che frequentava la Universidad Cecilio Acosta, si chiamava Roberto Annese ed era conosciuto come l’italiano: era oriundo da parte del padre di Molfetta, in Puglia. Secondo il giornale La Verdad, il ragazzo era cugino di Luigi Annese, ex presidente della Camera di commercio di Maracaibo. Sembra che Roberto fosse divorziato e avesse un figlio di 8 anni. La Farnesina conferma la morte di un connazionale a Maracaibo, aggiungendo che i familiari sono in contatto con il consolato nella stessa città.

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