VENERDÌ 9 E SABATO 10 MAGGIO IL QUOTIDIANO «L’UNITÀ» NON SARÀ IN EDICOLA

SC – AG.RF 07.05.2014 (ore 22:10)

(riverflash) – Venerdì e sabato prossimi, 9 e 10 maggio, il quotidiano «L’Unità» non sarà in edicola con l’edizione cartacea. Ci sono 63 giornalisti, tra assunti e contratti a tempo determinato, senza paga da marzo e con contratto di solidarietà in scadenza a fine maggio. Il giornale, di formato sempre più piccolo per risparmiare carta e pesare meno nella diffusione, sembra essere avviato a chiudere con l’edizione in vendita nelle edicole e restare on line. Il 14 maggio è convocata un’assemblea straordinaria dei soci della NIE, Nuova Iniziativa editoriale, editrice de «L’Unità». Una società che sembra essere arrivata al suo capolinea.  Nel 2001 il foglio della sinistra, fondato da Gramsci, tirava 73.000 copie, mentre adesso «L’Unità» ne tira 21.000. Lettori pochi, se dipendesse da loro, «L’Unità» sarebbe morto e sepolto, ma abbondanti finanziamenti pubblici. Sono loro a tenerlo in vita. Nei finanziamenti pubblici ci sono i soldi dei 10 milioni di italiani che hanno votato Popolo della Libertà, e dei quasi 9 milioni che hanno votato MoVimento 5 Stelle. Queste due forze politiche contribuiscono a pagare le spese di quello che era l’organo del Partito Comunista Italiano, ma che non è diventato la voce del PD, che ha scelto «Europa», altro cartaceo che….va a ruba nelle edicole, ma che ha i suoi giornalisti puntualmente invitati ai talk show politici della RAI. Questa mattina c’era una giornalista de «L’Unità» che, invitata ad «Agorà» sui RAI Tre, sparava a zero su Berlusconi e Grillo, dimenticando che sono stati votati da 19 milioni di persone che le pagano lo stipendio. Crediamo che se si vuole avere libertà di informazione non si devono chiedere finanziamenti statali, ma usare il web per diffondere le proprie idee. Costa meno, non si abbattono alberi per fabbricare la carta, non si inquina la terra con gli scarichi delle tipografie.