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OGGI VARO DEL DEF IN CONSIGLIO DEI MINISTRI

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AG.RF. 07.04.2015 di Giuseppe Licinio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“riverflash” – Con il primo incontro che si terrà questa mattina per il via libera del Def (Documento di Economia e Finanza) il governo vuole tracciare un nuovo quadro economico. Quali saranno le linee? Innanzitutto evitare l’aumento di Iva e accise che rappresenterebbe, secondo Confcommercio, 54 miliardi di tasse in più in 3 anni, 13 nel solo 2016, e costerebbe, secondo i consumatori, fino a 842 euro a regime a famiglia. “Non ci saranno nuove tasse” ha annunciato Renzi qualche giorno fà, aggiungendo anche “ Se ci saranno ulteriori risorse la priorità sarà per le famiglie e per rendere stabili gli incentivi alle imprese per assumere”.

Nel frattempo, dalla minoranza del Pd, attraverso Francesco Boccia, fanno sapere che “L’importante è evitare operazioni che ‘spostano’ il problema, quali ad esempio il rinvio degli aumenti fino al 2017, senza operare tagli ‘veri’ a partire da municipalizzate e spese di grandi ministeri “che non hanno fatto cura dimagrante”. Il contributo maggiore dovrebbe arrivare dalla spending review. Il Codacons ha suggerito di partire dai 500 enti inutili che da soli costano come una manovra, 10 miliardi l’anno. Dunque la “sforbiciata” dovrebbe essere rivolta agli uffici territoriali (convogliati tutti in un palazzo), ai corpi di Polizia, a partire dall’accorpamento della Forestale, centrali uniche di acquisto e partecipate locali, tutte misure già previste dalla legge di stabilità e dalla delega P.a. che vanno implementate.

Ma ci saranno anche controlli più stringenti sulle prestazioni sociali a partire dagli assegni di invalidità e accelerazione dei costi standard, con le spese dei Comuni che dovranno essere tutte messe online. Nel frattempo i sindaci stanno manifestando la loro preoccupazione per le “minime” risorse sulle quali fare affidamento e hanno già lanciato l’allarme sull’impossibilità di sostenere ulteriori tagli. Si tratterà quindi di una settimana impegnativa per il Governo, dopo la pausa pasquale, con la probabile nomina del nuovo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che sostituirà Graziano Del Rio, che ha giurato, nei giorni scorsi, come ministro delle Infrastrutture.

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