VARENNE OSPITE D’ONORE ALL’AREZZO EQUESTRIAN CENTRE SABATO 7 SETTEMBRE

(riverflash) – Uno ‘special guest’ di eccezione arricchirà il già corposo programma sportivo e di eventi di contorno dello CSIO di San Marino‐Arezzo. Si tratta del mitico Varenne, il cavallo che più di ogni altro ha portato alla ribalta l’allevamento italiano e che sarà ad Arezzo sabato 7 settembre.

Più di 6 milioni di euro guadagnati in carriera, 62 vittorie su 73 gare disputate, di cui 52 sono Gran Premi, record mondiali sui 1600 e 2000 metri e due Prix d’Amérique vinti consecutivamente, hanno consegnato Varenne alla leggenda.

Il fantastico trottatore ‘made in Italy’ ha compiuto diciotto anni ed è da tempo lontano dalle piste. È tuttora tutt’ora però una vera star che muove eserciti di fans nelle sue apparizioni in pubblico, come quella programmata all’Arezzo Equestrian Centre. Roberto Brischetto, proprietario del cavallo e dell’Allevamento del Grifone dove il grande trottatore è impegnato nell’attività stalloniera, ha infatti accettato con entusiasmo l’invito di Riccardo Boricchi, Presidente del Comitato Organizzatore, suo amico di lunga data. Fin dalla prima mattina di sabato 7 settembre, Varenne sarà così ad Arezzo dove passerà tutta la giornata fino a sera.

Ad accoglierlo un ampio box con paddock di sei metri per quattro allestito nell’area espositiva, dove tutti potranno ammirarlo da vicino, scattare foto e magari anche riuscire ad accarezzarlo. Ma ‘il Capitano’, questo il soprannome con il quale Varenne è anche conosciuto in tutto il mondo, sarà il protagonista assoluto di una passerella che si svolgerà nel pomeriggio di sabato tra la prima e la seconda manche del Piccolo Gran Premio Land Rover. Un giro d’onore tra il bagno di folla dei tanti appassionati, come si conviene a un campionissimo del suo rango.

DUE ATLETI, UN PROTAGONISTA: IL CAVALLO

L’equitazione non è soltanto l’unico sport olimpico dove uomini e donne gareggiano insieme. È anche l’unico che si svolge ‘in coppia’ con un secondo essere vivente, il cavallo. Si parla infatti di ‘binomi’ quando ci si riferisce ai partecipanti di una competizione, ed è a entrambi che vanno gli onori della vittoria. Donne, uomini e… cavalli, quindi. Senza nulla togliere al talento di amazzoni e cavalieri che li montano in gara, sono però i cavalli che possono essere considerati i veri atleti, i protagonisti centrali degli sport equestri, ed è su di loro che vengono concentrate cure e attenzioni. I cavalli che competono ai massimi livelli agonistici oggi hanno un valore non indifferente, sia in termini meramente economici, che sportivi. Sono delle vere e proprie ‘star’ e non stupisce l’attenzione con la quale vengono costantemente seguiti, ventiquattro ore su ventiquattro, tutti i giorni dell’anno.

Puliti, alimentati, condotti al prato, nella giostra, nel tapis‐roulant o anche montati, tutti i cavalli da sport hanno nei famosi ‘groom’, ossia gli artieri, un angelo custode che ne condivide lo scandire delle giornate, sia nelle scuderie dove alloggiano abitualmente che in quelle che trovano nei concorsi ippici. Per non parlare poi degli avveniristici camion sui quali vengono trasportati. Quella di un cavallo da Gran Premio, cioè di alto livello, è infatti una vita quasi da ‘globetrotter’, in continuo movimento per partecipare alle gare più importanti in calendario in Europa e non solo. Aria condizionata, pianali che ammortizzano le vibrazioni, abbeveratoi automatici e telecamere a circuito chiuso, sono solo alcuni degli accorgimenti che garantiscono il massimo comfort e ai cavalli nelle lunghe ore di viaggio da un capo e l’altro del Vecchio Continente. E i cavalli ricambiano. Con la loro generosità, con la loro voglia di buttare sempre e comunque il cuore al di là dell’ostacolo.