AG.RF.(redazione).,13.11.2020
“riverflashI” – I medici di famiglia sono in trincea 12 ore al giorno, al pari di tutti i colleghi che fronteggiano l’epidemia. Ognuno di loro ha oggi in carico, a Roma, dai 6 ai 10 pazienti Covid seguiti a domicilio. Le visite domiciliari sono effettuate da personale medico appositamente formato e dotato dei necessari dispositivi di protezione su indicazione di Asl e Ares 118.” Così Fabio Valente vice segretario Vicario Fimmg Roma e vice coordina otre delle USCA-R del Lazio. “Da settimane le Uscar svolgono quotidianamente oltre 100 accessi domiciliari per tamponi e visite, comprese quelle a supporto del 118 evitando così decine di ricoveri impropri. Questi oggi sono i numeri del lavoro giornaliero di un medico di famiglia nel cuore della Capitale come nel più piccolo comune dell’hinterland. Niente di speciale, facciamo la nostra parte, il nostro lavoro. Per quanto riguarda i tamponi tutti i medici di famiglia sono coinvolti in linea con l’accordo regionale, equo e rispettoso della volontà e delle possibilità di ciascuno. Gli oltre 400 del primo bando sono solo i primi a partire. Sarebbe bene che gli organismi di rappresentanza dei medici fossero più informati sul lavoro che i colleghi svolgono giornalmente piuttosto che sparargli alle spalle invitandoli a scappare dal loro dovere ” .
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