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UNIVERSITA’,“IL DECRETO ASSEGNAZIONE BONUS CREA DISPARITA’: LA DENUNCIA DELL’ON. LAFFRANCO

pietro-laffranco1[1]AG.RF. (redazione) 22.07.2013

 

“riverflash” – L’on. Laffranco, pur prendendo atto che, dopo numerose proteste seguite alla pubblicazione, il Ministero dell’istruzione aveva provveduto a ritirare il  precedente decreto ministeriale sostituendolo con quello del 12 giugno 2013, n. 449 che rinviava a settembre 2013 le prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ridefiniva il meccanismo di attribuzione del bonus di 10 punti, rileva che, se da un lato il nuovo decreto corregge alcune delle criticità presenti nel precedente sistema di assegnazione del bonus, dall’altro crea nuove disparità, spostandole dalle scuole alle singole commissioni. Infatti, secondo quanto rilevato da più parti, il nuovo sistema penalizzerebbe gli studenti con voti medio alti in commissioni composte da pochi alunni, perché la nuova formulazione del decreto ha stabilito una tabella di conversione unica dal voto di maturità al punteggio bonus, modificando la soglia di sbarramento per l’accesso al bonus:  80/100 di voto minimo e corrispondenza almeno all’80o percentile riferito ai risultati conseguiti dai maturandi giudicati dalla medesima commissione. Ne consegue che comunque vada, al massimo uno studente su cinque in una classe potrà aspirare al bonus. In base ad alcune simulazioni, potrebbe portare ad alcune situazioni paradossali, sfavorendo gli studenti bravi ma non eccellenti, soprattutto se il numero di studenti giudicati dalla commissione fosse esiguo. Con questo sistema di assegnazione del bonus il destino degli studenti risulta quindi condizionato non solo dalla preparazione personale, ma anche dalla fortuna che la propria classe sia aggregata in una commissione numerosa. Evidenziato ciò in un interrogazione presentata alla Camera, l’ on. Laffranco ritiene che ci si trovi di fronte ad una palese violazione della parità di trattamento e chiede al Ministro Carrozza cosa intenda fare, anche al fine di evitare l’elevato contenzioso che già si preannuncia e che rischia di interferire sul regolare inizio del prossimo anno accademico.

 

 

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