(SC) – AG.RF 04.06.2015 (ore 16:48)
(riverflash) – Dal 3 giugno introvabili i rappresentanti ufficiali della Roma. A Londra oggi all’incontro con il presidente James Pallotta doveva esserci anche Rudi Garcia, ma l’incontro è saltato. Questa la spiegazione ufficiale: “Il vertice organizzato dal presidente James Pallotta è di natura totalmente dirigenziale, al tavolo quindi non è necessaria la presenza dell’allenatore”.
Così a decidere il futuro giallorosso saranno Baldissoni, ex-ragazzo di borgata (Monte Spaccato) diventato avvocato d’affari, Sabatini, in passato uomo-mercato della Lazio, e Alex Zecca, bostoniano e socio di Pallotta nella Raptor. Gente poco amata dal tifo, soprattutto quello della Curva Sud, che, pochi minuti prima del derby, ha fischiato quando l’altoparlante ha pronunciato il nome “Garcia” e che ha intonato cori di insulti a Baldissoni. Più aspra la contestazione a Pallotta con lo striscione «Un vero presidente non insulta la sua gente».
Un segnale della confusione romanista viene dalle dichiarazioni di Rudi Garcia che per parlare di futuro aspettava di incontrare a Londra Pallotta, ma l’incontro non c’è stato. Allora che succede? Niente, stando a Sabatini che afferma di non avere dubbi sulla permanenza di Garcia sulla panchina della Roma. Rassicurazioni che fanno venire i brividi a chi apprezza il tecnico francese, perché Sabatini l’estate scorsa non aveva dubbi sulla permanenza di Benatia, poi andato al Bayern Monaco, mentre a gennaio non aveva dubbi sulla permanenza di Destro, poi passato al Milan. Del resto le bugie sono un’antica abitudine del calcio. Quando Capello era allenatore della Roma affermò che mai avrebbe allenato la Juventus!
Più che ricordare il passato oggi serve programmare il futuro, che dovrebbe iniziare dal ritiro di Pinzolo. Il 2015 giallorosso è stato deludente, anche se la vittoria nel derby ha salvato il posto in Champions League. Ma cosa è successo alla squadra e i motivi della flessione Garcia non l’ha raccontato, perché all’attuale dirigenza non piace sentire parlare di errori e questo atteggiamento del tecnico gli ha fatto perdere il consenso dei tifosi, desiderosi di schiettezza, di qualcuno che parlasse fuori dai denti. Ma è possibile farlo senza scatenare conseguenze? Forse a Pallotta non sono piaciute le affermazioni di Garcia quando ha riconosciuto la superiorità della Juventus? Forse Unicredit è preoccupata per le vicende del Consiglio Comunale in Campidoglio. Scandali da tutte le parti, il terreno di Tor di Valle che in parte è di Angiola Armellini, il M5S con il fucile puntato a colpire eventuali irregolarità, visto che l’area scelta per il nuovo stadio è a rischio idraulico R4, cioè il massimo. Se lo stadio slitta, Pallotta e Zecca hanno i soldi per riscattare le quote della AS Roma da Unicredit? Servono investimenti per la squadra che ha affrontato il girone di ritorno senza Strootman, Castan, Gervinho, Balzaretti e Maicon. Dall’America è partito il siluro che ha fatto fuori Paolo Rongoni, preparatore atletico della Roma. Al suo posto Darcy Norman, che avrà un suo staff e attrezzature all’avanguardia. Da domani speriamo di avere più informazioni indirette, perché alle dichiarazioni crediamo poco.
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