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UN SORRISO NON PUÒ BASTARE AD ARGINARE UNA CRISI STRARIPANTE

sorrisodi Francesco Angellotti (AG.RF 27.11.2014) ore 20:12

(riverflash) – È comico e paradossale come i personaggi, investiti di una carica importante o di un ruolo da coordinatori in svariati settori, non abbiano più la dimensione della funzione al quale siano chiamati, ma si allargano e straripano nelle loro specifiche mansioni, senza senso del limite e dell’ottica che dovrebbero conseguire-

Purtroppo non possiamo interpretare l’avvenimento dal punto di vista ironico e macchiettistico, come meriterebbe, perchè la manifestazione coinvolge “il comportamento” in senso globale, essendo una caratteristica dilagante dell’Epoca.

Stiamo percorrendo eventi pericolosi, tutti i principi sfumano e diventano indefiniti; e, per di più, la confusione permette che personaggi, dichiarati colpevoli di gravi soprusi, siano condannati a cambiar di ruolo, certo molto più importante, e vengano intervistati sul sistema necessario per risolvere i problemi del Paese.

Eppure, vi ricordate i tempi in cui le categorie scandivano determinati la loro protesta, ed erano drastiche le prese di posizioni, specifici gli intenti? Adesso i politici hanno tante altre mansioni oltre la loro funzione, forse per assurgere a giustificazione di non compierla; gli imprenditori non imprendono, perché la situazione è contraria a queste manovre, i dipendenti non più dipendono perché il lavoro si restringe con la crisi e tante mansioni non sono più necessarie, gli operai sono impegnati nella salvaguardia del posto di lavoro,  sovente vanamente, che non serve più alla produzione che è scemata ma solo a creare un’attività per tirare avanti. Così le attività compendiarie potrebbero essere molto più ricche di spunti, ma con i problemi che si creano c’è poco da divagare.

Sarebbe il caso di riordinare gli schemi di produzione, ma la mentalità che si vorrebbe portare avanti è solo autolesionista. Non si può fare una scala di valori secondo il Merito, perché la degenerazione della “meritocrazia” è un sistema falso e viscido, uno strumento del Datore di Lavoro di premiare chi si asservisce per stroncare chi porta discussione ed innovazioni, anche contrastando con la conformazione instaurata.

Lampante, comunque, che lo Stato Attuale di Cose porterà gradatamente alla deflagrazione del Sistema; cosa avverrà quando salterà tutto in aria, perché le chiacchiere non riescono più a contenere la Crisi straripante?

Secondo una normale evoluzione storica, ritorneremo in un’epoca in cui pochi “eletti”, che sono i personaggi che hanno saputo imbrogliare e nascondere i Capitali in modo da poter usufruire di un’egemonia dilagante, avranno mansioni dominanti nell’Economia, che rimarrà la scala di valori su cui si imposterà l’Essenza e l’Importanza della personalità. La Massa, in ogni modo ed in ogni senso, potrà continuare il corso della vita ma solo in situazione servile e dipendente, senza diritti nei suoi riguardi, completamente in funzione di chi, sorridendo e carezzando, agglomera gli interessi straripanti della schiacciata Produttività.

E’ un’evoluzione logica, ma certo non auspicabile. Crediamo sia giunto il momento di renderci conto di quanto sia assurdo continuare ad andare avanti con i Principi che portano indietro; lo sbaglio di fondo è stato commesso all’inizio, quando si sono formate le Civiltà, perché sono stati introdotti principi forzati ed al di là della razionalità, sostenuti sempre dalle varie Religioni; certo, l’Uomo è troppo piccolo ed ignorante per conoscere e capire i Sistemi Universali, però li ha saputi sfruttare velandoli con varie e susseguenti credenze che facevano solo comodo a chi si trovava in una situazione di vantaggio.

Ma, in tutto questo, cosa possiamo fare per evitare di tornare al Medio Evo e scoprire che sarebbero necessari nuovi Principi di Vita e di Sviluppo? Bisognerebbe trovare il modo per abbattere le impostazioni che hanno la loro base nella Speculazione e nell’Interesse, cercando di attuare Nuove Realtà che crescono nella Ricerca e nello Sviluppo: nel pieno rispetto della Natura che ci circonda, che ci ha creato e che non è possibile distruggere, nonostante le infime manovre attuate dalla tanto esaltata Civiltà.

Cambiare Sistema, non sarà facile; come non è stato facile distruggere l’Essenza della Vita, per cui sono state necessarie infinite e sempre nuove forme di menzogne e opportunismi, sostenibili affidandosi allo sconosciuto, che sarebbe presuntuoso aspirare di conoscere.

Un primo, piccolo e timido, spunto che potrebbe far sperare di procedere verso quest’impostazione, che andrà molto sviluppata, è quella che la maggior parte dell’Umanità non si identifica più in un’evoluzione Politica, che tanto ha voluto significare nei secoli passati. Stiamo capendo che Politica è solo Illusione, che tutti i Principi Idealizzati mai sono stati portati a compimento, ma, finchè reggono queste strutture, l’Ordine delle Cose sarà impostato sempre dai Ricchi e dai Potenti, assurti con metodi impropri e schiaccianti il senso collettivista della Civiltà. Oramai la maggior parte degli elettori non vota, perchè ha capito che non è col voto che si organizza equità e produttività. Speriamo che la Corrente si sviluppi e che capisca che quel che deve crescere parallelamente sarà l’Autocoscienza, la Responsabilità, l’Umiltà e la Cultura, il senso di conoscenza del meglio e del bello a prescindere dall’Interesse Personale.

Altrimenti finiremo presto tutti a gambe per Aria, ma non credo sia un evento a cui aspirare. Non torniamo indietro come facevano una volta con i regimi totalitari e monarchici: sarebbe un’involuzione avvilente. Cerchiamo la Libertà nell’Autonomia e la Crescita!

 

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