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UN “SOGNO” SENZA FINE: AL GLOBE SI REPLICA!

sognodi Valter Chiappa

(AG.R.F. 07/09/2015) (riverflash)

Per la magia che è sola del teatro, la scintilla d’amore che scocca tra chi è sul palco e chi assiste, quando il sipario si chiude accade inevitabilmente che il pubblico comincia a chiamare a gran voce gli attori. Non gli basta. Vuole amarli ancora. E loro, scostati ancora una volta i tendaggi, vengono avanti, sotto i riflettori, a inchinarsi ancora, a raccogliere ancora l’applauso che gli spettatori amanti inviano come un ultimo bacio. Succede sempre così.

E succede così anche al Globe Theatre dove un pubblico come da nessun’altra parte affezionato merita senz’altro di essere nuovamente premiato. La direzione artistica lo fa proponendo nuove repliche dello spettacolo più amato degli ultimi anni, non solo al teatro di Villa Borghese: il “Sogno di una notte di mezza estate”, nel fortunatissimo allestimento del compianto Riccardo Cavallo.

Non è solo un omaggio, è un’opportunità. Non siete (ovviamente per pura distrazione) fra gli oltre 60.000 romani che hanno deciso, in una notte di mezza estate, di sognare? Allora dal 30 settembre all’11 ottobre 2015 (dal mercoledì al venerdì alle ore 21.00, sabato e domenica alle ore 18.00) recatevi al Globe.

Sotto il cielo stellato incontrerete Teseo ed Ippolita (Martino Duane e Francesca De Berardi), il re e la regina di una città immaginaria e i divini Oberon e Titania (Carlo Ragone e Claudia Balboni), regnanti di un mondo fatato, che vi condurranno per mano in un bosco magico. Lì, non si sa come, lo ha deciso il mago Shakespeare, vi imbatterete in una compagnia di attori scalcinati. Il più esuberante di loro, Nick Bottom (uno scatenato Gerolamo Alchieri), scimmiotta i fini dicitori; Snug (Roberto Della Casa), Tom Snaout (Claudio Pallottini), Francis Flut (Roberto Stocchi), artigiani ignoranti e sempliciotti, fanno sudare sette camicie al capocomico Peter Quince (Marco Simeoli), che impreca in un esilarante dialetto partenopeo, per imparare le parti di una strampalata commedia. Ma ecco che irrompono due coppie di giovani amanti, baldanzosi e cinguettanti: sono Lisandro (Daniele Grassetti) e Demetrio (Sebastiano Colla), in fuga con le loro belle, le argute Elena (Federica Bern) ed Ermia (Valentina Marziali) dal severo padre Egeo (Alessio Sardelli). Attenzione! In agguato c’è il folletto Puck (Fabio Grossi), dispettoso e un po’ distratto, che, assieme a Fairy (Andrea Pirolli), con i suoi incantesimi mescolerà le carte. Le coppie si scambiano, gli equivoci si sommano fino al paradosso di una regina che si innamora di un somaro. Lieto fine: le coppie predestinate si sposano e, ad allietare il ricevimento, il cerimoniere Filostrato (Raffaele Proietti) introduce la sgangherata compagnia che raccoglierà dal re l’ultimo applauso.

Un tripudio d’invenzione, di gioiosa fantasia, una mescolanza arditissima di tutti gli ingredienti della commedia, il comico e l’onirico, il romantico e il grottesco, la satira e la magia. Questo è il “Sogno di una notte di mezza estate”, il testo dove la potenza creatrice di William Shakespeare è sfrenata ed all’apice delle sue possibilità, esaltato come meglio non si potrebbe da un allestimento riuscitissimo, fatto di costumi fiabeschi, effetti suggestivi, trovate comiche irresistibili, supportato da performance attoriali da appalusi a scena aperta.

Dopo nove anni di successo ininterrotto si replica ancora. Non perdete anche questa occasione. Andate, andate, andate al Globe Theatre.

sognoAnche se l’estate ci avrà allora lasciato, sognare sarà ancora possibile.

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