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UN PREDESTINATO CHIAMATO SIMEONE: DAL CATANIA ALLA FINALE DI CHAMPIONS LEAGUE

simeone_velezdi Marco Mikhail (AG.RF 01.05.2014) ore 12:20

(riverflash) – Una carriera da predestinato, sin da quando aveva 17 anni. Simeone esordisce nel Velez nel 1987 e 3 anni dopo giungerà in Italia, la sua seconda casa. E’ qui che il Cholo acquisisce oltre alla grande personalità mostrata in Argentina anche l’acume tattico evidenziata sia nell’esperienza da calciatore che in quella da allenatore. L’avventura nel bel paese non comincia nel migliore di modi, la giovane età e la mancata esperienza lo portano lontano da Pisa.

Si trasferisce in Spagna, prima al Siviglia per una stagione e poi all’Atletico Madrid. E’ qui che il Cholo diventa un leader sia in campo che nello spogliatoio. Diventa uno dei migliori intermedi della Liga, abbinando quantità e qualità, evincendo il campionato e la coppa nazionale nel 1996. L’Inter lo riporta in Italia nel 1997 e l’argentino contribuisce alla vittoria della Coppa Uefa. Non ha un carattere facile e le relazioni con alcuni giocatori cardini, soprattutto i brasiliani, si deteriorano portandolo cosi alla Lazio. Accolto a braccia aperte, regala ai biancocelesti il secondo scudetto della loro storia, non contento risulterà decisivo anche la stagione successiva, negando ai nerazzuri il titolo di Campione d’Italia nell’ultima giornata, quando la Lazio sconfisse 4-2 l’Inter (e il primo gol fu proprio del Cholo). Alcuni infortuni minano il suo rendimento nelle stagioni sccessive, cosi si spiega il trasferimento nuovamente all’Atletico, dove rimane un anno e mezzo.

Come tutti i giocatori provenienti dal Sud America, il richiamo verso casa è forte, quindi torna in Argentina, al Racing Avellaneda, dove dopo un breve periodo da calciatore diviene allenatore della squadra. L’Estudiantes nota le sue qualità e decide di affidarsi al neo tecnico, i risultati non tardano ad arrivare e dopo 23 anni arriva la vittoria del campionato d’apertura. Anche il River Plate non passa un bel periodo e vede in Simeone l’uomo capace di restituire la competitività perduta. Il risultato è presto detto: lo stesso annovince il torneo di Clausura. Dopo una breve parentesi al San Lorenzo, torna in Italia, questa volta a Catania, dove ottiene una miracolosa salvezza con gli etnei e il record dei punti per i siciliani, ovvero 45 ( record che successivamente  verrà superato  da Montella e poi da Maran).

Rescisso consensualmente il contratto, torna in Argentina per un anno, fino alla chiamata della squadra del cuore, quella dove ha vinto il suo primo campionato, l’Atletico Madrid. Gli spagnoli hanno una classifica deficitaria, ma Simeonerealizza una striscia di vittorie impressionante, portando i Cochoneros  a vincere l’Europa League e poi la Supercoppa europea strapazzando ilChelsea di Di Matteo per 4-1. Nel campionato 2012-2013 porta la squadra al terzo posto, facendole vincere la Coppa di Spagna in finale contro il Real. Ma si sa, nel calcio le critiche sono dietro l’angolo e nonostante Simeone abbia domostrato al mondo le sue abilità come tecnico, gli opinionisti e gli avversari associano le vittorie della squadra alle prodezze di Falcao. E’ presto detto: il calciatore passa al Monaco per un offerta choc di 65 milioni di euro e l’Atleticoinvece di reinvestire quei soldi sul mercato ripiana il bilancio, riportando a casa solo Diego Costa, centravanti prestato al Rayo Vallecano e prendendo Villaper 3 milioni. Ebbene, Simeone stupisce nuovamente. L’andamento della stagione è di gran lunga migliore di quella antecedente. Il Cholo è ad un passo dalla vittoria della  Liga ed è in finale di Champions League dopo aver battuto il Milan, il Barcellona e per ultimo il Chelsea di Mourinho. Si, proprio Mourinho, il quale  durante la gara si è avvicinato all’argentino sussurandogli il suo apprezzamento per il lavoro svolto e perchè no l’augurio che batta in finale il Real Madrid.

E’ l’uomo dei record, è l’uomo che ha portato ciascuna squadra in cui ha giocato e allenato  a vincere competizioni che in bacheca le mancavano da anni. E potrebbe essere lui a portare per la prima volta la Champions a Madrid, sponda Atletico.

 

Fonte: http://giovaninrete.wordpress.com/2014/05/01/dalla-rescissione-con-il-catania-alla-finale-di-champions-league-un-predestinato-chiamato-simeone/

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