TUTTI (TRANNE LA LEGA) CONTRO CALDEROLI

“riverflash” – La recente battuta di Roberto Calderoli (vicepresidente del Senato e coordinatore delle segreterie della Lega Nord) nei riguardi del ministro per l’immigrazione Cècile Kyenge (“quando penso a lei penso ad un orgango”) ha creato scompiglio e indignazione nel governo e anche a distanza di giorni, gli animi non sembrano destinati a placarsi e da più parti sono state chieste le dimissioni di Calderoli, anche se alcuni hanno parlato di vicenda strumentalizzata. Il partito democratico proprio non ci sta e tutti a gran voce hanno insistito sul fatto che, chi ricopre una carica pubblica, non si può permettere certe affermazioni “razziste e lesive”. Ecco perché le dimissioni rappresenterebbero secondo il Pd, un atto di coerenza e lealtà proprio perché “non si può minimizzare un simile grave episodio e non si può lasciare che resti al proprio posto un rappresentante delle istituzioni che usa le parole per aizzare al razzismo e offendere una donna e un ministro”. Dall’altra parte però, ci sono  i rappresentanti della Lega che controbattono i pesanti giudizi su Calderoli, prima prendendosela con Napolitano, reo di essersi scagliato contro il vicepresidente del Senato e poi affermando che sicuramente la battuta dello stesso sulla Kyenge è stata infelice ma non è opportuno farne un caso di stato. Chi ha ragione e chi torto? E’ fin troppo facile dirlo… il presidente del Consiglio Enrico Letta ha lanciato un appello a Maroni, affinchè risolva in fretta la questione perché “ si tratta di una pagina vergognosa della nostra storia che fa male all’Italia”. Maroni ha risposto prontamente, condannando l’episodio ma affermando che la questione si può considerare chiusa perché Calderoli ha fatto le sue scuse alla Kyenge e in questo momento, l’Italia non ha proprio bisogno di strumentalizzare i fatti che accadono. Ma noi aggiungiamo: “sono veramente questi i politici che ci meritiamo”?

AG.RF. (MP) 16.07.2013