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TUMORI: UN NUOVO STUDIO SPIEGA PERCHE’ LE PERSONE SI AMMALANO

untitledAG.RF.(MP).03.01.2015

“riverflash” – Tutti sappiamo che alcuni tumori vengono scatenati da cause esterne, come ad esempio quello ai polmoni, scatenato dal fumo e quello della pelle per l’esposizione ai raggi Uv, ma per tutti gli altri, si tratta di mutazioni spontanee del Dna che avvengono in chiunque come una semplice conseguenza della replicazione cellulare, da cui scaturisce, appunto, il cancro. Due ricercatori dell’università di Baltimora, per primi, hanno fatto un calcolo parziale della proporzione tra queste due tipologie  e dallo studio pubblicato da Science, è emerso che nel 65% dei tipi di tumore fra i 31 presi in esame, il principale responsabile sembrano proprio essere le mutazioni. La ricerca è partita dalle replicazioni del Dna delle staminali dei tessuti, che in alcuni casi possono contenere degli errori di trascrizione, delle mutazioni che possono causare i tumori. Per 31 tipi di tessuto soggetto al cancro, è stato analizzato il tasso di mutazioni delle staminali, che è stato messo poi in relazione, con l’incidenza nella popolazione statunitense della corrispondente patologia tumorale. In 22 casi, che vanno dal cancro del duodeno a diversi tumori del distretto testa-collo a quello alle ovaie e ai testicoli, l’incidenza è proporzionale al rischio di mutazioni casuali, secondo quanto affermato dai ricercatori. Negli altri 9, fra cui polmoni, pelle, fegato e tiroide, l’incidenza è invece più alta rispetto a quella che si avrebbe tenendo conto solo delle mutazioni, prova che sono i fattori ambientali e familiari a decidere, anche se sempre combinati con la sfortuna’. Ci sono anche rari casi di fumatori che non sviluppano il cancro e ciò è dovuto sostanzialmente non ai buoni geni, come si è portati a pensare, ma solo alla “fortuna”. L’unico modo per contrastarli, rimane comunque la prevenzione precoce. La tendenza generale che è emersa dallo studio, è, scondo gli autori, il fatto che i tessuti in cui si hanno più replicazioni cellulari, e quindi aumenta la probabilità di mutazioni casuali, sonoo anche più suscettibili di avere tumori. Dalla ricerca sono comunque stati esclusi alcuni “big killer” come il cancrodella prostata e quello del seno, perchè non sono disponibili dati affidabili sul tasso di divisione cellulare.

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