AG.RF 11.07.2014 (ore 08:08)
(riverflash) – Quando un escursionista si trova in difficoltà in montagna, a soccorrerlo partono spesso alpinisti volontari che hanno altri lavori. Adesso il governo, sempre alla ricerca di soldi, ha deciso di tassare i volontari quando si assentano dal lavoro per andare a salvare vite umane.
Contro questo tributo ha fatto sentire la sua voce Federico D’Incà, portavoce alla Camera dei Deputati del M5S: “Tra i volontari del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) molti sono lavoratori autonomi che si astengono dal lavoro per fare soccorso: d’ora in poi dovranno pagare una marca da bollo da 16 euro per effettuare la richiesta di rimborso prevista per legge della giornata persa. A rendere nota questa assurdità è il Soccorso Alpino Dolomiti Bellunesi che alza la voce in difesa dei volontari che collaborano con l’ente. E’ un servizio fondamentale (che già soffre di continui tagli) e spesso si tratta di questioni di vita o di morte. Obbligando i volontari a pagare una tassa del genere, non si favorisce né si incentiva di certo la loro prestazione gratuita, che ripetiamo essere di importanza vitale per la sicurezza di tutti, soprattutto dei tanti turisti che amano e vivono le nostre montagne in questo periodo. Questa tassa deve essere eliminata.”
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