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SULLA BENZINA CI SONO ANCORA LE ACCISE PER LA GUERRA D’ETIOPIA (1935-36)

Una pompa di benzina bloccata a causa dello sciopero dei benzinai a Roma 18 giugno 2014. ANSA/ANGELO CARCONI

AG.RF 06.06.2018 (ore 07:38)

(riverflash) – La guerra d’Etiopia si svolse tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936, ma in Italia paghiamo ancora le accise per quella guerra dimenticata. A oltre 80 anni l’Italia ha ancora bisogno di recuperare i soldi spesi per aver invaso uno stato sovrano nel cuore dell’Africa.

Con il nuovo governo forse verranno abolite, come ha affermato Matteo Salvini ai microfoni di Radio 24: “Le accise pesano sui carburanti per 72 centesimi al litro. Per una questione di buon senso e per aiutare tutti bisogna eliminare le accise più antiche: non salva la vita a nessuno ma è immorale che chi fa benzina paga ancora la guerra in Etiopia”.

Evidentemente ai precedenti governi, sempre a caccia di soldi, importava poco che il costo del carburante suotava le tasche degli italiani. Nel 2017 lo Stato ha incassato 27 miliardi e altri 12 l’Iva sulle accise, che sono la tassa sulla tassa.

Le tasse, rese insostenibili dal governo Monti, sono tra le cause dei recenti fallimenti elettorali del PD.

Da Radio 24 Matteo Salvini ha dichiarato guerra a chi mette le mani nelle tasche degli italiani: “Meno tasse e meno burocrazia, è il primo impegno che manterrò. Partirò subito abbassando il prezzo della benzina che oggi per gli italiani è la più cara d’Europa per colpa di tasse e accise ormai senza senso”.

 

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