SPECIALE MOSTRA DI VENEZIA – venerdì 4 settembre (DAY 3)

dal Lido di Venezia Luigi Noera – Foto per gentile concessione  Asac – la Biennale di Venezia (AG.RF 04.09.2015) ore 08:00 (riverflash) – Il venerdì della Mostra è all’insegna degli autori francesi: il ritorno di Aleksandr SOKUROV con Francofonia, ovvero il rapporto tra arte e potere nella nuova straordinaria pellicola del cineasta di origine russa con un linguaggio inusuale. L’altro francese Xavier GIANNOLI presenta Marguerite, dramma di una cantante lirica. Mai nessuno le ha detto che era stonata. Perché? Cos’è questa lacerazione nella sua voce e nei nostri cuori? Abbiamo tutti bisogno di illusioni per vivere. Per gli amanti del red carpet è il giorno di BLACK MASS di Scott Cooper con Johnny Depp, presente a Venezia. Non solo gangster movie, ma anche uno squarcio su una delle vicende meno limpide dell’Agenzia FBI dove un criminale agisce sotto copertura della stessa, insomma il FILMONE. Sempre fuori concorso due documentari. WINTER ON FIRE dell’ucraino Evgeny Afineevsky, definito dal regista un monumento cinematografico senza precedenti dedicato alla memoria degli eroi, a tutta la nazione ucraina e ai reali eventi di piazza Maidan, simbolo della Rivoluzione della Dignità degli anni 2013-2014 che in anticipata stampa ha avuto la stand ovation della critica.  Nell’altro documentario IN JACKSON HEIGHTS dell’americano Frederick Wiseman, il protagonista è la comunità di NYC in cui si parlano 167 lingue e gli immigrati del Sud America e dell’Asia vivono e lavorano con i discendenti degli immigrati del XIX secolo, provenienti dall’Europa centrale e occidentale, un po’ troppo lungo per un documentario. Per la Sezione Orizzonti vedremo la pellicola Tharlo del cineasta tibetano Pema Tseden, rapporto tra civiltà contadina e la cultura del nuovo nelle metropoli. Il film vede protagonista un giovane pastore, un uomo semplice la cui grande ambizione è servire il popolo. Il suo arrivo in città e l’incontro con una ragazza lo porteranno però a perdere le proprie illusioni, con finale non scontato. L’altro film presentato è MOUNTAIN dell’israeliano Yaelle Kayam. Ambientato a Gerusalemme, la città dove confluiscono le tre religioni monoteiste. Per la Settimana della Critica e per Le Giornate degli Autori (Venice Days) due cineasti italiani. Adriano Valerio con Banat, storia di emigrazione al contrario e Carlo Lavagna con la sua opera prima Arianna. Storia intima del passaggio dall’adolescenza alla maturità della protagonista alla scoperta della sua vera natura. Per Le Giornate degli Autori viene presentato anche due doc. Il primo di Carlotta Cerquetti in omaggio al famoso proprietario dell’HARRY’S BAR Cipriani ed il secondo un film d’animazione opera prima di Lorenzo Berghella dal titolo BANGLAND. Un viaggio all’inferno nell’immaginaria Bangland, cittadina di un’America dove Steven Spielberg, eletto presidente, ha dichiarato guerra al Mahaba, uno staterello africano, dando il via a una propaganda del terrore, secondo la quale chiunque non è bianco è un potenziale terrorista. Per Biennale College Cinema viene presentato il secondo dei tre film selezionati THE FITS dell’americana Anna Rose Holmer. L’idea per questo film è nata dall’ interesse della regista nell’esplorare il punto di vista dei bambini. Il programma di Venezia Classici è ampio e comprende FOR THE LOVE OF A MAN dell’indiano Rinku Kalsy, THE TRIAL OF VIVIENNE WARE del 1932 di William K. Howard, THE POWER AND THE GLORY (POTENZA E GLORIA) del 1933 di William K. e FENGGUI LAI DE REN (THE BOYS FROM FENG-KUEI) del 1983 di Hou Hsiao-hsien. Infine nello spazio Giardini questa sera all’incontro condotto da Angela Prudenzi parteciperà il regista siciliano PIF (Pierfrancesco Diliberto) che l’anno scorso ha ricevuto tanti premi per La mafia uccide solo d’estate.