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«SOSTIENE SINISCALCHI»: IL LAVORO SUI GIOVANI È DETERMINANTE NELLA PALLANUOTO

***  AG.RF.  05.01.2013 (ore 00,36)

(riverflash) –  L’avvocato Renato Siniscalchi ha mantenuto la sua parola e, dopo aver risposto alle domande sul calcio mercato del Napoli, adesso ha risposto gentilmente alle nostre domande sulla pallanuoto. Uno sport che conosce bene da dirigente. Vicepresidente della Lazio nuoto, prima di Natale si è emozionato per il successo sul filo di lana del team capitolino sui napoletani dell’Acquachiara, nelle cui fila c’è Amaurys Pérez, il pallanuotista prestato allo show televisivo «Ballando con le stelle».

Iniziamo la nostra intervista a Renato Siniscalchi proprio dall’ultima partita della squadra romana di pallanuoto nel 2013.

–          La Lazio ha chiuso con una vittoria prestigiosa il vecchio anno. È cambiato qualcosa da allora?

“Ha motivato ulteriormente i giocatori, ha aumentato la loro autostima perché i risultati positivi fanno salire il morale”.

–          Nel 2014 si augura che la Lazio ottenga una tranquilla salvezza?

“Noi ci auguriamo di trovare risultati, non la salvezza. Iniziamo l’anno incontrando la Pro Recco al Salaria Sport Village: sulla carta un impegno proibitivo, ma lo era anche quello che abbiamo vinto con l’Acquachiara. La partita da non perdere è, invece, quella successiva, a Cagliari contro la Promogest”.

–          Nella pallanuoto sono scomparse dalla grande ribalta squadre prestigiose, che hanno vinto lo scudetto. Ci riferiamo a Rari Nantes Napoli, Pescara e Roma Nuoto. Quanto è difficile oggi gestire una squadra di Serie A?

“È estremamente faticoso. Dal momento che è finita l’epoca dei presidenti-mecenati, che attingevano dal loro personale patrimonio quanto necessario per mantenere una squadra, credo che oggi le società devono creare una macchina produttiva, rendendo produttivi gli impianti. Inoltre si possono reperire risorse dalla sponsorizzazione: può essere un’operazione proficua sponsorizzare una squadra di pallanuoto”.

–          In che senso?

“L’equazione è costi-benefici. Investimenti adeguati per una visibilità non trascurabile. Sono convinto che può essere motivo di approfondimento  per il mondo finanziario. Una simbiosi sport-finanza sarebbe di traino a entrambi”.

–          Quindi la sua ricetta per gestire una squadra di pallanuoto è la produttività degli impianti unita alla sponsorizzazione?

“A ciò aggiungerei il lavoro sui giovani. Alla Lazio è da sempre una prerogativa. Abbiamo un settore giovanile ben coordinato, con squadre Under 13, Under 15 e Under 17. Nella formazione di Serie A quest’anno abbiamo 4 prodotti del vivaio biancoceleste: Bisegna, Mele, Vitale e Correggia”.

–          Oltre alla Lazio Nuoto altri club puntano sui giovani?

“Mi viene subito in mente la Canottieri Napoli, con una squadra giovane che si sta comportando bene in serie A, schierando anche giocatori che ancora non hanno compiuto 18 anni. Una dimostrazione che i risultati possono arrivare anche con costi contenuti”.

–          A Napoli è nata una realtà importante come Acquachiara, diversa dalle squadre del passato che erano emanazioni dei circoli. Un segnale di cambiamento?

“Acquachiara è un prodotto del suo presidente Franco Porzio, uno dei più grandi pallanuotisti italiani di sempre. Campione olimpico ma anche imprenditore di valore che, con la gestione di impianti natatori a Napoli, è riuscito a portare avanti la sua passione”.

–          Per il futuro della pallanuoto italiana servono quindi imprenditori?

“Certamente, ma a patto che si appassionino a questo sport”.

–          Grazie.

 

amaurys e sinix

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