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SOSPENSIONE DELLA MATTANZA DEI RANDAGI IN ROMANIA, MA NON VIENE RISPETTATA

cane prigionieroAG.RF 26.06.2014 (ore 18:43)

(riverflash) – Il sindaco di Bucarest Oprescu ha annunciato che le soppressioni dei cani randagi sono sospese. Una boccata di ossigeno per i cani in Romania. L’associazione Vier Pfoten/Four Paws è riuscita a ottenere la sospensione della legge “ammazza-randagi” da parte della Corte d’appello di Bucarest. Si tratta, purtroppo, di una sospensione solo provvisoria ma che da un filo di speranza dopo la feroce mattanza da settembre ad oggi: sono 10.000 i cani randagi uccisi solo dall’inizio dell’anno. E mentre il Dipartimento che gestisce il randagismo nella capitale dichiara che le soppressioni continueranno nonostante la sospensione della legge, nel Paese cresce il numero di chi è contrario.

In varie città della Romania, come Bucarest e Galati, sono state decise a ridosso della sospensione della legge le uccisioni dei cani rinchiusi nei canili pubblici, senza prevedere nessuna forma di gestione del randagismo, come campagne di sterilizzazione e adozioni. A Galati infatti il consiglio comunale ha deciso di sopprimere i 1000 cani rinchiusi nel canile pubblico. Organizzazioni locali, come la Fondazione Suzy Utzinger, hanno denunciato le irregolarità della ditta appaltatrice del servizio di gestione del randagismo e hanno organizzato un mail bombing al Sindaco per far pressioni sulla questione.

Sono 10.000, secondo le autorità di Bucarest, i cani randagi uccisi dall’inizio dell’anno. Non tutti però sarebbero d’accordo con questa politica di uccisioni, infatti da una ricerca effettuata per conto dell’organizzazione Four Paws, il 62% dei rumeni è contrario alla soppressione dei cani randagi e per il 72% di questi i cani dovrebbero ritornare per strada, se non aggressivi e sterilizzati. Ci auguriamo che, ostacolando gli interessi economici dietro i ricavi ottenuti per le cremazioni e la gestione delle eutanasie, organizzazioni e amministrazioni locali riescano a mettere in atto campagne di sterilizzazioni e di adozioni dei cani randagi, che vedrebbero così rispettato il loro inalienabile diritto alla vita.

 

Fonte: www.facebook.com/RestiamoAnimali

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