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I SONTUOSI FUNERALI DEL BOSS CASAMONICA SCATENANO LE POLEMICHE A ROMA

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AG.RF.(redazione).21.08.2015

“riverflash” – Più che un funerale sembrava uno show: la bara di Vittorio Casamonica è arrivata presso la chiesa Don Bosco a Roma, trainata da cavalli e una carrozza nera, arricchita da bassorilievi dorati e anche una rolls royce per trasportare il feretro dopo la funzione. Ad accoglierlo, all’ esterno della chiesa, un’orchestra che ha suonato la canzone del “Padrino”, celebre film di Francis Ford Coppola interpretato da Marlon Brando; sulla bara un’immagine di padre Pio e petali di rose lanciati da un elicottero sulla piazza. “Hai conquistato Roma, ora conquista il paradiso” e “Vittorio Casamonica re di Roma” era scritto su alcuni manifesti apparsi davanti la parrocchia che lo ritraevano a mezzo busto con una corona in testa, il Colosseo e il cupolone sullo sfondo. E c’era anche un gran numero di persone ad accoglierlo per portargli l’ultimo saluto: “Era una brava persona”, hanno commentato alcuni conoscenti al termine della messa. Ma tutto ciò ha scatenato polemiche a non finire da più parti ad iniziare dal ministro dell’Iterno, Angelino Alfano, che ha chiesto subito una dettagliata relazione al prefetto Franco Gabrielli, il quale “non ne sapeva nulla”. Anche MatteoOrfini, commissario romano del Pd, ha commentato il fatto, affermando che “Roma non può essere sfregiata da chi la vorrebbe far diventare Roma, un set del Padrino”. Le fonti del Vicariato, parlano invece “scene hollywoodiane”, esternando tutto il proprio imbarazzo, anche se hanno aggiunto che “un sacerdote non può negare un funerale”. Il Sel ha presentato  un’interrogazione ad Alfano sui funerali del boss Casamonica, giudicando la vicenda “incredibile”. Infine il sindaco Marino, che in merito alla vicenda ha “invitato” a non tollerare messaggi di mafia:  “Ho chiamato il Prefetto perché siano accertati i fatti con il dovuto rigore. È intollerabile che i funerali siano strumenti dei vivi per inviare messaggi mafiosi”. Vittorio Casamonica, 65 anni, uno dei maggiorenti dell’omonimo clan, è ritenuto responsabile di attività illecite come usura, racket e traffico di stupefacenti nell’area sud est della città….

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