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“SONO UN ELETTORE”, IL NUOVO PULSANTE FACEBOOK E L’E-VOTING

di Valentina Ruggiu (AG.RF 25.05.2014) ore 12:30

(riverflash) – Dopo mesi di attesa finalmente oggi è il grande giorno per l’Italia, sono attese quasi 49 milioni di persone alle urne per votare il rinnovo del Parlamento europeo oltre a qualche seggio comunale.

Facebook, che non si lascia sfuggire nulla, ha così deciso di inserire nella propria app mobile il pulsante “Sono un elettore”, tramite il quale si potrà far sapere ai propri amici che si andrà a votare, mantenendo, ovviamente, il totale riserbo sulla scelta del partito.

Nuovo risvolto civico del contemporaneo narcisismo o strategia civica mirata?

Forse entrambe, e nulla di male ci sarebbe se iniziasse a passare l’idea che esercitare il proprio diritto di voto ed interessarsi alla vita politica del paese possano considerarsi un vanto da accostare al selfie scattato la sera prima nel bagno della discoteca.

L’intento che muove l’iniziativa è quello di incentivare maggiormente gli utenti ad andare a votare: “ Sappiamo da studi e ricerche che quando le persone vedono su Facebook che i loro amici hanno votato, sono più propensi a votare e partecipare alla vita politica”, spiega  Elizabeth Linder, Governament and Politics specilist Facebook EMEA.  E sempre la Linder  sostiene che: “nel 2013 le elezioni sono state il secondo argomento più discusso su Facebook nel mondo. Con più di un terzo di votanti connessi a Facebook nell’Unione Europea, il pulsante “Sono un elettore” è una delle funzioni più richieste dagli attivisti politici europe”.

I precedenti:

Sebbene sia stato introdotto solo ora in Europa, il pulsante è stato usato per le ultime 3 elezioni negli Stati Uniti, in cui comparirà nuovamente per le elezioni congressuali di metà mandato il prossimo Novembre, e  in India, dove più di 4milioni di persone hanno condiviso con gli amici questa esperienza di vita politica e di dovere civico.

Prossimamente comparirà in tutti i Paesi del mondo che di volta in volta saranno chiamati a votare: Colombia, Corea del Sud, Indonesia, Svezia, Scozia, Nuova Zelanda e Brasile.

Il voto elettronico:e-voting

L’e-voting altro non è che la possibilità di esercitare il proprio diritto di voto attraverso Internet. Si tratta di una realtà che, per quanto a noi appaia lontana, è ben nota invece in Estonia, in cui, dal 2005, il voto elettronico è stato utilizzato per ben sei volte: nelle elezioni locali dell’ottobre 2005, 2009 e 2013, le elezioni parlamentari di marzo 2007 e 2011 e le elezioni del Parlamento europeo del giugno 2009, comportando un aumento delle schede elettorali del 1.337 per cento.

Un aumento che, stando ai dati presentati lo scorso  23 maggio a Milano da Capgemini Italia, potrebbe riguardare anche il nostro paese. Ad essere discussi sono stati i risultati di un sondaggio realizzato  tra il 10 e il 14 maggio, condotto con l’intendo di capire come cambierebbe lo scenario dei votanti in Italia se si potessero utilizzare dispositivi mobile come smartphone e tablet per esprimere il proprio voto, in un contesto di totale sicurezza delle informazioni e tutela della privacy.  Su un campione di 1.000 persone, prese su tutto il territorio nazionale, è emerso che una realtà del genere verrebbe preferita dal 54% degli intervistati e che, in generale, tale possibilità incrementerebbe la percentuale dei votanti dal 71% all’85%, diminuendo quella dei non-votanti dal 21% al 9% e degli indecisi dall’8% al 6%.

Quella del voto digitale, inoltre, è un’opportunità che attecchirebbe bene allo stile e ai ritmi di vita odierni: svincolerebbe il cittadino dal luogo fisico dell’urna – si pensi a chi si trova all’estero o a chi ha ridotte possibilità motorie – e rappresenterebbe una soluzione veloce, pratica e soprattutto semplice per svolgere la medesima attività che siamo abituati a svolgere in presenza.

Ovviamente è ancora in corso un dibattito a livello mondiale  sul nodo più complicato da sciogliere, quello della sicurezza. Bisogna, infatti, garantire che il processo elettorale sia totalmente protetto da potenziali manomissioni, rendendo inespugnabili la preferenza espressa online e tutte le informazioni legate al voto, come nomi e indirizzi.

Il Doodle di Google-

Google accompagna con un doodle ad hoc questo appuntamento per 500 milioni di cittadini. Apparso già dal 22 maggio nella homepage dei Paesi chiamati al voto, ha trasformato una delle sue “G” in un’urna elettorale. Il tasto “condividi”, posto in basso alla sua destra, fa sì che i naviganti del web possano condividere l’immagine sui principali social network sites, ricordando ai propri amici che oggi è un giorno importante e che hanno un compito da portare a termine.

voto google

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