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SODINHA, IL CICCIOTTELLO BRASILIANO CHE PIACE TANTO AI BRESCIANI

sodinha bresciadi Francesco Guerrieri (AG.RF 02.05.2014) ore 22:55

(riverflash) – Ne abbiamo visti tanti di giocatori che con i piedi erano fenomeni ma con la testa non erano adatti a fare gli sportivi; i primi due nomi che vengono in mente, sono quelli di Cassano ed Adriano, ma ci sarebbe un elenco infinito da fare.

Un loro degno erede, è Felipe Monteiro Diogo, per tutti Sodinha. Ai più questo nome non dirà niente, ma il 25enne brasiliano si sta mettendo in luce in Serie B con la maglia del Brescia. Con le Rondinelle in questa stagione è sceso in campo 18 volte realizzando 3 gol ed 8 assist. E fin qui potrebbe essere un giocatore nella norma, come tanti.

Il fatto strano è che più che per le sue prestazioni in campo, Sodinha fa parlare di sé per il suo aspetto fisico: molto amante della pasta, il suo peso forma è di82 kg (dopo essere arrivato anche a 87kg qualche mese fa); a questo punto, si potrebbe ipotizzare che questo peso sia dovuto in parte alla sua altezza; invece no, perchè Sodinha (in portoghese “piccola lattina”) non va oltre i 174cm di altezza. 82kg x 174cm non sono proprio le misure ideali per uno sportivo, eppure il brasiliano riesce a far convivere le due cose.

Il nuovo “gordo”, arrivò in Italia nel 2008, quando l’Udinese lo prelevò dal Paulista per rinforzare la squadra Primavera. Dopo una stagione, non convinse la famiglia Pozzo e così venne ceduto al Bari di Antonio Conte. Da lì un girovagare per l’Italia, senza mai convincere: PaganesePortogruaro e Triestina.

Questo fino al 2011, quando si fermò un anno dopo tre operazioni al ginocchio e la scadenza del contratto con l’Udinese.

Nel 2012 si rimette in gioco e riparte da casa, precisamente dal Ceara Sporting Club. Neanche il tempo di fare una presenza, che subito il Bresciacontatta il giocatore offrendogli il palcoscenico della Serie B. Sodinha non se lo fa ripetere due volte e, sapendo che la vita difficilmente offre una seconda opportunità, accetta l’offerta e torna in Italia.

Oggi è uno degli idoli dei tifosi bresciani che, innamorati del suo piede mancino che spesso pennella invitanti traiettorie per i compagni, gli perdonano qualche primo piatto di troppo.

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