31 Ott 2013
SIRIA, STOP DEFINITIVO ALLE ARMI CHIMICHE
DAMASCO (RIVER FLASH)- ‘’La Siria non può più produrre né utilizzare armi chimiche’’. Lo ha annunciato all’ANSA Sausan Ghosheh, portavoce della missione congiunta Opac-Onu per lo smantellamento dell’arsenale chimico di Damasco.
Gli ispettori dell’Opac hanno annunciato che tutto l’equipaggiamento per la produzione delle armi chimiche in Siria dichiarato da Damasco è stato distrutto, raggiungendo un ulteriore obiettivo dell’ambizioso programma di disarmo.
La distruzione riguarda gli equipaggiamenti per la produzione di armi chimiche e per il riempimento di munizioni con gas velenosi. Domani, 1 novembre, è la scadenza stabilita dall’Opac perché Damasco concluda la distruzione o “renda inutilizzabili” tutte le strutture per la produzione e i macchinari per la lavorazione delle sostanze in gas velenosi e per il riempimento di munizioni.
Il completamento della fase iniziale, sotto la supervisione degli esperti dell’Opac in Siria, è un passo significativo nel calendario stilato per lo smantellamento di tutte le armi chimiche di Damasco entro la metà del 2014. Deve ancora essere iniziata, invece, la distruzione delle armi e delle scorte esistenti.
Secondo le stime, Damasco possiede circa mille tonnellate di agenti chimici e armi, tra cui gas mostarda e sarin. Questa settimana gli ispettori avevano fatto sapere di aver completato un primo ciclo di controlli, visitando 21 dei 23 siti dichiarati dal regime di Bashar Assad. Gli altri due siti non sono stati raggiunti per preoccupazioni legate alla sicurezza, fatto che sottolinea i rischi della missione in corso nel pieno della guerra civile.