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SIRIA: LIBERATI DUE GIORNALISTI SPAGNOLI DOPO 6 MESI DI PRIGIONIA

espinosa e garcia vilanovadi Consolata Chiantelassa  (AG.RF 01.04.2014)

(riverflash) – Due giornalisti spagnoli sono stati liberati dopo una prigionia durata più di sei mesi in Siria da parte di un gruppo di al-Qaida ed hanno fatto ritorno a casa domenica 30 marzo tra un affettuoso benvenuto da amici e colleghi.

Il reporter Javier Espinosa, direttore dell’ufficio del El Mundo  per il Medio Oriente, e Ricardo Garcia Vilanova, fotografo free-lance, sono giunti a Madrid su di un jet executive del governo spagnolo, dopo meno di 24 ore dal loro rilascio in Turchia.

Espinosa  all’atterraggio è stato accolto dall’abbraccio di suo figlio che gli è corso incontro. Come testimoniano video postati sul sito di El Mundo ad accogliere i due giornalisti oltre ai parenti, c’erano delle testate giornalistiche, e dei delegati del governo.

Espinosa e Garcia prima del loro rilascio erano stati inseriti nel lunghissimo elenco di giornalisti rapiti durante il loro tentativo di testimoniare il conflitto in Siria, luogo ormai unanimemente considerato ad altissimo rischio per questi reporter.

L’Organizzazione per i Diritti della Stampa afferma che almeno 30 reporter sono stati uccisi in Siria dall’inizio del conflitto, avvenuto nel marzo 2011. A parte i due giornalisti spagnoli liberati, ci sono almeno 9 corrispondenti esteri scomparsi in aggiunta a 10 reporter siriani.

I gruppi Jihadisti, legati alle forze integraliste islamiche di al-Quaida in Iraq, e i Levant sono ritenuti i responsabili dei rapimenti negli ultimi anni, ma le milizie ombra del governo, gruppi criminali, e fazioni ribelli più moderate sono anch’esse coinvolte con sfere di progetti che variano dal riscatto allo scambio di prigionieri. Molti di essi hanno avuto luogo nei territori controllati dai ribelli, più precisamente nella caotica nord est Siria, dove gli estremisti dettano legge.

Sono state le milizie dei fondamentalisti islamici che hanno rapito Espinosa e Garcia Vilanova in un check-point nel paese di Tal Abyad nella provincia ad Est di Raqqa il 16 settembre 2013. I due uomini, che numerose volte si erano recati in Siria per documentare le lotte intestine tra il Presidente Bashar Assad ed i ribelli, sono stati catturati quando stavano lasciando il paese dopo aver documentato per due settimane quanto stava accadendo.

In un improvvisata conferenza domenica 30 marzo dal El Mundo, nel quartier generale del giornale, Espinosa e Garcia hanno ricevuto tantissimi applausi. Hanno ringraziato i presenti per l’accoglienza, ma hanno detto che non erano in grado di fornire dettagli né sulla loro prigionia né sulla loro riconquista della liberta, alludendo che raccontare i fatti non era nella loro disponibilità.

Un portavoce del Ministero degli Esteri spagnolo ha dichiarato che il governo usa “massima discrezione” quando si tratta di rapimento di giornalisti, e non ha reso pubblico se in questo caso è stato negoziato un riscatto. Ha parlato in termini di anonimato seguendo il protocollo.

La notizia della scarcerazione dei giornalisti è stata motivo di gioia dopo mesi di stress per gli amici ed i parenti. La compagna di Espinosa, Monica Garcia Prieto si è espressa con un semplice tweet “Pura gioia”.

Le potenziali figure a rischio rapimento non sono solo i giornalisti. Gli attivisti di organizzazioni umanitarie che svolgono diverse mansioni sul campo, sono anche  a rischio. Giornalisti Senza Frontiere (Reporters Without Borders) cita che almeno 20 attivisti sono trattenuti contro la loro volontà dai ribelli islamici, mentre un numero imprecisato è trattenuto dal governo.

Il network Hanein, un sito dei ribelli che documenta le mosse di Al-Qaida, ha fatto un appello a dicembre agli estremisti islamici chiedendo il rilascio di Espinosa e Garcia Vilanova, descrivendo i due giornalisti come “uomini che rischiano la vita per documentare la verita”.

Il loro sito mostra i due spagnoli in uno sfondo offuscato. Un soldato dei fondamentalisti islamici appare in primo piano rilassato con in braccio due gatti, in un apparente preghiera di clemenza.

Un altro reporter spagnolo, Marc Marginedas, che fu preso dai terroristi islamici a settembre, è stato rilasciato all’inizio del mese.

reporter spagnoli

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