SINISTRA E DESTRA HANNO ANCORA UN SENSO?

AG.RF.(di Claudio Peretti).03.11.2014

 “riverflash” – Dopo la crisi dell’impero sovietico, dopo che la Cina del dopo Mao ha stabilito che la proprietà privata non solo è lecita, ma che è cosa buona, forse che qualcuno pensa ancora che si possa tornare al comunismo marxista? E allora, se non è così, come si fa a chiedersi quanto Renzi sia di sinistra? Possibile che nessuno capisca che l’attuale (finta) contrapposizione fra PD e FI serve solo per fare audience in televisione? Già, perché se non litigassero, chi guarderebbe più i dibattiti politici televisivi? E’ ovvio che i due partiti hanno bisogno l’uno dell’altro, altrimenti, visto che non ci sarebbe più nessuno contro cui ergersi a paladini della giustizia, l’uno o l’altro scomparirebbero. Mi pare quindi assurdo che gli oppositori di Renzi cerchino di contrastarlo dicendo che lui aspira anche ai voti della destra. D’altronde, se quelli di destra votassero sempre a destra e quelli della sinistra votassero sempre a sinistra, non ci sarebbe mai cambiamento in politica. Sarebbe inutile fare le elezioni perché si saprebbe già come vota la gente. Ma qui sta proprio il punto in favore di Renzi. Berlusconi ormai è fuori causa, gli elettori di destra si sentono orfani e, visto che Renzi non fa assolutamente il comunista, è molto facile che alle prossime elezioni voteranno proprio lui. D’altronde, a pensarci bene, quali sono gli unici argomenti che oggi dividono la sinistra dalla destra? Il matrimonio fra omosessuali e…… strano, non me ne viene in mente nessun altro! Quindi, visto che ora che siamo in tempo di crisi questo argomento interessa una frazione minima, anzi, infinitesimale della popolazione, la gente, se si dovesse votare oggi, darebbe la sua fiducia a Renzi. Bravo o meno bravo che sia, ha energia, carisma, parla bene a braccio, cerca di risolvere i problemi economici e questo è quello che conta oggi per gli italiani. Anche per noi è finalmente giunta l’ora di avere un premier giovane e presentabile! Il fatto che destra e sinistra non abbiano programmi diversi lo dimostra anche il fatto che PD e NCD vadano perfettamente d’accordo al governo, mentre FI sta a guardare all’opposizione, non perché abbia piani o programmi diversi, ma solo perché il capo del governo non è più Berlusconi. Il divario quindi non sta più nella destra o nella sinistra, ma solo nelle sedie che ci si riesce ad accalappiare!