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Siamo erbivori, carnivori o onnivori?

(riverflash) – Gli scienziati, basandosi su indicazioni anatomiche e storiche, hanno stabilito che gli esseri umani sono onnivori, in grado cioè di vivere sia di cibo “raccolto” (piante) sia di cibo “cacciato” (animali).

Tuttavia anche se l’apparato gastrointestinale dell’uomo è in grado di digerire sia cibi animali che vegetali, alcune strutture fisiologiche dell’uomo indicano che il corpo umano elabora più facilmente il cibo vegetale rispetto a quello animale.Per meglio renderci conto, diamo un’occhiata ai nostri denti, essi comprendono premolari e molari, perfettamente adatti a spezzare e macinare il cibo,gli incisivi e i frontali sono adatti a mordere frutta e verdura. Solo i canini sono adatti per mangiare carne.

Le nostre mascelle inoltre si muovono sia in senso verticale, per lacerare, che in senso orizzontale, per masticare, mentre quella dei carnivori si muove solo in verticale.

Ulteriore prova è la lunghezza dell’intestino umano. In genere l’intestino dei carnivori è più corto rispetto a quello degli erbivori, la lunghezza dell’intestino umano, depone a favore degli alimenti vegetali.

per capire ancora meglio, molti ricercatori si sono basati su gli animali “primari”, come scimpanzè, scimmie e gorilla. Essi sono onnivori, ma vengono definiti spesso carnivori “opportunisti”, vale a dire che sono erbivori ma se ne hanno l’occasione, possono nutrirsi di piccoli animali o uova. In uno studio fatto su 21 primati, il cibo animale è inversamente proporzionale al peso corporeo. I primati più piccoli mangiano più carne rispetto a quelli più grandi. Il gorilla e l’orangutan mangiano rispettivamente solo l’1 e il 2% di cibo animale, tutto il resto della loro dieta è vegetale.

  Se consideriamo che il peso umano è circa a metà fra quello del gorilla e dell’orangutan, il nostro fabbisogno di carne dovrebbe essere di circa ‘1,5%.

Seguendo una dieta di tipo occidentale, noi ricaviamo ben il 50% di calorie dalla carne.

Consideriamo poi che gli animali d’allevamento, di cui ci nutriamo noi umani, contengono il 25/30% di grasso in più rispetto a quelli selvatici, che il bovino “domestico” è composto di grassi “saturi”, con percentuale di acidi grassi omega-3  praticamente “irrilevabile”, mentre il grasso degli animali “selvatici” contiene grassi polinsaturi in misura 5 volte superiore, e ad una  significativa quota di “benefici” acidi grassi omega-3.

Che cosa significa tutto questo?

Significa fondamentalmente che gli esseri umani sono strutturati per una dieta composta soprattutto da alimenti vegetali.

La dieta prevalentemente non vegetariana è fattore fondamentale dell’alta incidenza di malattie cardiache , cancro, infarto, artrite e molte altre malattie degenerative ( ormai estremamente ben documentate, purtroppo).

oggi la maggior parte delle organizzazioni mediche e salutistiche, raccomandano un’alimentazione prevalentemente composta da alimenti di origine vegetale, come frutta, verdura,leguminose, noci, semi eccetera..

Si pensa che questo tipo di alimentazione offra una protezione nei confronti delle malattie croniche degenerative.

fonte: Michael T. Murray, “Il potere curativo dei cibi”.

Lobo – AG – RF – 06.03.2013

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