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SI È APERTO L’HERMANS FESTIVAL, concerti d’organo e di musica antica a Collescipoli

hermans fest locanddi Francesco Angellotti (AG.RF 14.03.2016) ore 18:41

(riverflash) – Domenica 13 marzo è iniziata la serie di concerti 2016, suonati con gli organi ristrutturati perfettamente nel paese di Collescipoli. Mi sono un attimo stupito, perché questa 19ª edizione, per rispettare i tempi impostati negli anni scorsi, sarebbe dovuta cominciare a gennaio, per l’epifania. Ma alla domanda che mi ponevo, potevo anche darmi risposta da solo, perché il problema è sempre lo stesso, ovunque ripetuto. Mancano i Soldi, allora i primi tagli avvengono nel campo Artistico e nelle Manifestazioni Culturali. Ciò vuol dire che per la 19ª edizione non c’erano i fondi per eseguirla, e tutta la manifestazione avrebbe trovato termine. Non ridete, perché non sto scherzando.

   Non voglio far commenti, mi sembra però il caso di riportare gli effetti accaduti, per poter fare giuste valutazioni. La Classe Politica, e quindi gli Organi Dirigenziali, per salvare dalla crisi tutto l’Impianto Economico che ormai è sfasciato e non appare metodo per continuare nella sua programmazione, assorbe Fondi da una delle poche Voci che potrebbe essere perno per lo Sviluppo Economico, e che costituisce l’Alternativa Sociale per trovare Valori Progressisti, ad una Umanità che ha bisogno di cambiare struttura. Bisognerebbe constatare che l’inquadramento, importante fino a metà del ‘900 per uscir fuori da uno sfruttamento della Moltitudine, adesso richiede di negare i Valori di Massa, per far sbocciare l’Individualismo che è l’esigenza coinvolgente per tutta l’Umanità. Invece le Alte Sfere son tutte chiuse nella difesa di quel che ormai è perso, per il solo motivo che è la constatazione che è persa anche la loro Classe Egemone, e schiacciano gli Spazi che sembran troppo pericolosi, cercando di sopravvivere il più possibile con le Strutture ridotte a Zombi.

   Cari Signori che tentate di frenare l’Evoluzione, le Esigenze di Progresso sono troppo forti e constatate che con la vostra negazione verso il Futuro, vi date solo la zappa sui piedi… quelli che ce l’hanno ancora. Le reazioni sorgono spontanee, perché è la Storia che porta verso l’evolversi degli avvenimenti. Quindi, se non si è potuto iniziare l’attività a gennaio, la 19° Edizione non può rimanere schiacciata dall’Oscurantismo; e merito ne vada alla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, che ha sopperito alla carenza delle Strutture. La ditta sorge a Solomeo, vicino Corciano, quindi in provincia di Perugia; anche questo è importante, calcolando che tra Perugia e Terni c’è sempre stato un po’ d’antagonismo; ma è bellissimo realizzare che dobbiamo inserirci in una mentalità che non si limiti a campanilismi provinciali, ma marci con l’ottica di Sviluppo, nella direzione del Progresso e della Cultura. Non c’è confine tra Perugia e Terni, la Musica, l’Organo, è qualcosa d’Immenso ed Eterno, tutti ce ne dobbiamo arricchire, perché siamo Uomini.

   E’ straordinario che un un paese di 400 abitanti come Collescipoli, disponga di un Organo, anzi, due, di quest’importanza. Nelle vicende storiche si trova il motivo, ma è indice che non si può trovare nella Massa Informe, intesa come centro urbano dilagante, un equivalente attestato di Cultura, che fa parte della personalità con infiniti particolari straordinari.

hermans fest 2016   Il discorso è questo: Vilem Hermans, monaco gesuita del XVII secolo, fu chiamato per sviluppare un Organo nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, a Collescipoli. Il gesuita lavorò con tutta la sua perfezione, per riuscire nell’esecuzione in maniera impeccabile. Eppure, una volta terminato, non ebbe l’approvazione che avrebbe meritato, perché quanto eseguito non era proprio come ci si aspettava che fosse un Organo. Qui ritorna il concetto che inquadra la Società come statica, che costituisce sempre un freno verso il progresso. L’organo composto dal Gesuita, perfetto come abbiamo detto, portava innovazione nel discorso musicale, perché sviluppava il discorso sonoro includendo nei tasti il registro di toni che si allargavano alle Trombe e Cornetti, con cui trovava adeguato allargarsi ad una sonorità caratteristica italiana; ove era stato chiamato per poter interpretare il discorso musicale.

   Adesso, che sono passati più di 500 anni, siamo infusi da sensazione celestiale ascoltando i componimenti emessi dallo strumento, che è stato restaurato 21 anni fa. Certa musica, che porta l’anima in Paradiso, si è abituati ad ascoltarla ad occhi chiusi, concentrando l’attenzione sulle note; ma a Santa Maria Maggiore l’elevazione dell’animo si raggiunge facilmente ad occhi aperti, estasiati dall’Arte straordinaria di tutto il complesso. La Chiesa è stata eretta nel X – XI secolo secondo lo stile romanico, di cui si possono ammirare componimenti artistici; ma, come sovente accade, molti rifacimenti son stati eseguiti e passando attraverso lo stile Rococò, adesso è un’esplosione barocca veramente sovrastante, e durante lo sviluppo del suono non si finisce mai di scoprire tanti particolari eccezionali.

   Per un’eventualità del genere, era necessario chiamare un musicista che fosse all’altezza di uno strumento  così ricercato, tra i più di 1 000 Organi sparsi per l’ Italia. E’ stato chiamato il maestro Diego Cannizzaro, che si è fatto apprezzare come interprete al massimo livello in tutto il Mondo; e non staremo qui a dir tutte le tappe, perché ci rendiamo conto di essere anche troppo lunghi, ma possiamo solo apprezzare l’esaltante musicalità trasmessa dalle sue dita che, nato in terra di Sicilia, si sono fatte applaudire Ovunque.

   In programma 6 passi d’autori caratteristici come compositori di questo strumento, tutti del 1600, chi nato prima, chi morto dopo.

   Jean De Macque, un fiammingo che ha avuto strepitoso successo presso la Corte di Napoli, ove influenzò Gian Domenico Frescobaldi; Jan Pieterzoon Sweelinck, classico fiammingo anche nello stile, veramente geniale; Bernardo Storace, che ha portato l’ondulazione spirituale che ha appreso dalla città natale di Messina;  Alessandro Scarlatti, che tutti conoscono per la sua splendida Fama che gli attribuirono presso la Corte di Napoli, ma era nato a Palermo e i maggiori successi sono rappresentati dalla composizione di Opere, ma nella musica per tastiera il brano “La Follia” può essere considerato solo un Capolavoro; Johann Kaspar Kerll, prodotto della scuola tedesca, ha sviluppato composti musicali che hanno divulgato nell’influenza in tutta Europa, tanto è vero che nel pezzo ascoltato, “Battaglia”, l’influenza spagnola si esprime nettamente, anche se all’interpretazione che viene riferita ad una Battaglia, si potrebbero dare tanti altri riferimenti.

   Concludiamo, sperando di non essere stati troppo lunghi per cercare di sviluppare discussioni su certi argomenti, ma non possiamo trascurare che vanno fatti grandi complimenti, oltre alla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli succitata, anche all’Organizzatore della Manifestazione, che ha avuto un gran da fare e si sentirà felice d’esser riuscito a presentare al Massimo anche quest’anno il Festival, per concludere con tutta l’ammirazione verso il bravissimo (anche simpatico ed umile, dote essenziale) maestro Diego Cannizzaro, che dovreste solo andare a sentire per dirmi che, casomai, potevo anche essere più esaltante nei suoi riguardi; tanto il maestro suona il tutto il Mondo.

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