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Sergio Costa, ministro dell’Ambiente: lotta alle ecomafie e riduzione dell’impronta ecologica

AG.RF 18.06.2018

(riverflash) – Il nuovo ministro dell’Ambiente Sergio Costa è un generale dei Carabinieri Forestali che ha combattuto a lungo i clan della Terra dei Fuochi e che adesso si propone di eliminare la plastica, soprattutto dal nostro mare.

Riportiamo un recente post di Sergio Costa sul Blog delle Stelle.

Lotta alle ecomafie e riduzione dell’impronta ecologica, a partire proprio dal nostro palazzo. In questi primi giorni di governo al Ministero dell’Ambiente, che vorrei diventasse la “casa degli italiani”, abbiamo iniziato subito a lavorare sodo. Abbiamo incontrato i direttori generali: sono ai vertici degli uffici che poi concretamente si occupano di parchi, biodiversità, acqua, territorio, sostenibilità, specie protette, inquinamento, valutazioni di impatto ambientale.

I nostri oceani sono ricettacolo di rifiuti. Si conta che circa l’85% dei rifiuti in mare sia costituito dalla plastica. Non potevamo quindi non partire con un atto simbolico ma importante: rendere il nostro ministero “plastic free”.
Chiedo a tutti di fare attenzione ai piccoli gesti quotidiani ed eliminare l’usa e getta dalle nostre vite.
Quando passeggiamo sulle spiagge, vicino ai fiumi, in mare, raccogliamo uno dei tanti rifiuti di plastica che sicuramente incontreremo. Se lo facessimo tutti in un giorno ci sarebbero 60 milioni circa di rifiuti in meno.
Stiamo lavorando anche per stringere ancora di più il cerchio intorno agli ecomafiosi. Uno dei primi atti sarà un intervento normativo sulla Terra dei fuochi. Anzi, sulle terre dei fuochi d’Italia. Ci saranno molte novità.

Non potevamo quindi non partire con un atto simbolico ma importante: rendere il nostro ministero ” Un pensiero inoltre agli abitanti di Bussoleni: alle 150 famiglie sfrattate per la frana,causata dal maltempo ma anche dal terreno depauperato dagli incendi. La messa in sicurezza del territorio, a partire dalle aree più a rischio è la prima grande opera pubblica di cui il Paese ha bisogno.

 

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