SERBIA, UOMO PROVOCA UNA STRAGE: 13 I MORTI. FORSE UNA VENDETTA FAMILIARE

VELIKA IVANCA (RIVER FLASH)- Sparatoria in Serbia questa mattina tra le 5 e le 5,30 nel piccolo comune di Velika Ivanca, a circa 50 chilometri a sud-est di Belgrado. Un portavoce dell’ospedale della capitale ha riferito che sono state uccise 13 persone: sei uomini, sei donne (tra cui la moglie) e il figlio di due anni. Dodici di loro sono morte sul posto e una in ospedale.

Il responsabile della sparatoria è stato identificato: si tratta di un uomo di sessant’anni di nome Ljubisa Bogdanovic che aveva combattuto le guerre jugoslave negli anni novanta. Dal 2012 aveva perso il lavoro. Il capo del dipartimento emergenze del ministero dell’Interno serbo, Milorad Veljovic, ha dichiarato a Radio B92 che le persone uccise sono tutte “parenti e vicini di casa”. Secondo una prima ricostruzione, ancora da confermare, l’uomo avrebbe sparato alla testa del figlio, uccidendolo, per poi entrare nelle case accanto alla sua e sparare ai suoi vicini, molti dei quali si trovavano a letto e stavano dormendo. Avrebbe poi sparato alla moglie e tentato di uccidersi. Ora si trova ricoverato in ospedale, in gravi condizioni.

Il funzionario dell’ospedale di Belgrado ha detto che l’uomo responsabile della sparatoria non era in apparenza mentalmente instabile e i suoi vicini di casa lo hanno descritto come “un uomo tranquillo” I media serbi hanno riferito che Ljubisa Bogdanovic aveva una regolare licenza per l’arma utilizzata nella sparatoria. Sulle motivazioni non ci sono ancora notizie: l’agenzia di stampa FoNet ha parlato genericamente di “vendetta familiare”.

AG RF FT 9.4.2013