4 Set 2017
SEMPRE PIU’ POVERI IN ITALIA, AMMONTANO OGGI, A PIU’ DI 9MLN
AG.RF.(redazione).04.09.2017
“riverflash” – In Italia in lavoro non si trova e crescono disoccupazione e lavori precari. Attualmente sono 9,3mln i connazionali che non ce la fanno e sono a rischio povertà e l’area di disagio è sempre più estesa. Dal 2015 al 2016, infatti, altre 105mila persone vengono annoverate nel gruppo dei deboli, in Italia: complessivamente, sono 9 milioni e 347mila soggetti in difficoltà. In particolar modo stanno crescendo gli occupati-precari e in un anno, dunque, è aumentato il lavoro non continuativo per 28mila persone, che si vanno ad aggiungere al gruppo degli italiani a rischio. Ma oltre ai disoccupati, c’è anche una fascia di lavoratori precari, che fanno aumentare ancora il numero dei “deboli”. Ai “semplici” disoccupati, vanno aggiunte ampie fasce di lavoratori, ma con condizioni precarie o economicamente deboli che estendono la platea degli italiani in crisi. Si tratta di lavoratori autonomi, che non possono contare su un’entrata mensile sicura, i lavoratori part-time che, lavorando solo mezza giornata, percepiscono uno stipendio che non basta a sostenere la famiglia e tutti questi vanno ad aggiungersi agli oltre 3mln di disoccupati. Ma è una specie di cane che si morde la coda: le aziende hanno bisogno di risorse e incentivi per crescere e svilupparsi e per poter quindi offrire nuovi posti di lavoro. Il governo nel frattempo, ha promesso che inserirà nella prossima legge di bilancio, le risorse per il lavoro giovanile, per tirare fuori il più possibile gli italiani, dall’attuale condizione di povertà.