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SCONTRO TOTALE TRA NAPOLITANO E IL PDL: COSI’ L’ITALIA VA SEMPRE PIU’ IN BASSO

napolitano[1]AG.RF.(MP).27.09.2013

“riverflash” – Il clima è incandescente all’interno del Governo e non si può certo dire che i parlamentari del Pdl non ce la stiano mettendo tutta per “difendere” il loro leader, annunciando anche eventuali dimissioni di massa e facendo pressione sul presidente Napolitano, affinchè sciolga le camere. “Un fatto inquietante” viene definito da Napolitano questo possibile atto di fatto “minacciato” dai parlamentari azzurri, che proprio non ci stanno alla probabile ma ormai certa decadenza di Silvio Berlusconi da senatore, “poiché è stato violato lo stato di diritto”. Ieri si è parlato anche di colpo di Stato e subito il Presidente ha replicato, scagliandosi contro il Pdl e il suo leader, che è “assurdo” fare una dichiarazione del genere ed è altrettanto assurda la posizione presa dai parlamentari del Pdl che “rischia di compromettere la funzionalità delle Camere”. Inoltre egli ha insistito sul fatto che la situazione sarebbe ancora più inquietante nel caso che, eventuali dimissioni di massa, fossero finalizzare a mettere pressione sul Capo dello Stato per indurlo a sciogliere le Camere in anticipo. E in questa complicata situazione si è subito fatto sentire il presidente del Consiglio Letta, il quale ha chiesto un chiarimento per “capire come andare avanti” ed ha annunciato che questa mattina, appena sbarcato da New York, si recherà subito da Napolitano “per decidere con lui le modalità su come procedere” ed ha anche affermato che la “minaccia” di dimissioni del Pdl, rappresenta “un’umiliazione” per l’Italia. Tutto il Pd in generale è in assoluta sintonia con il Quirinale, chiede chiarezza e dalle parole del segretario Guglielmo Epifani, si intuisce che i democratici condividono nella sostanza la nota del presidente della Repubblica. Sull’altro fronte invece, il Pdl sta organizzando una raccolta di firme (da consegnare il 4 ottobre dopo la votazione della Giunta, che sono state firmate attualmente da 87 senatori su 91), per rassegnare le dimissioni, mentre Daniela Santanchè, “fedelissima” di Berlusconi, definisce le parole di Napolitano “arroganti” e non ritiene più imparziale il Presidente; sulla stessa lunghezza d’onda anche Renato Schifani, capogruppo al Senato per il Popolo della Libertà il quale ha dichiarato ieri che “parlare di colpo di Stato e di operazione eversiva, non è inquietante ma è assolutamente realistica e pienamente condivisibile”. Nel frattempo la Lega si schiera a fianco di Berlusconi, dichiarandosi pronta a sostenere le dimissioni del Pdl e favorevole alla caduta del governo Letta, mentre il Movimento 5stelle, attraverso il suo capogruppo al Senato, Nicola Morra, definisce questa possibilità “un bluff da operetta”.

 

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