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SCANDALO MONDIALI BRASILE 2014 E QATAR 2022: OPERAI COSTRETTI A LAVORARE IN CONDIZIONI DISUMANE

FT AG RF 30.09.2013

DOHA (RIVER FLASH)- Il Brasile come il Qatar. In questi giorni si parla tanto dell’inchiesta del “Guardian” che ha portato alla luce le condizioni di semi-schiavitù degli operai nepalesi impiegati per costruire gli stadi dei Mondiali del 2022. Ma anche in Brasile la preparazione per la manifestazione sportiva del 2014 non sembra diversa.bras

In Qatar condizioni disumane  avrebbero causato la morte di 44 operai, perlopiù ventenni, fra il 4 giugno e l’8 agosto scorso per problemi cardiaci e infortuni sul lavoro (le stime sono dell’ambasciata nepalese di Doha, dove si sono fra l’altro rifugiati una trentina di immigrati). “Vorremmo andarcene, ma la società per la quale lavoriamo (Lusail Real Estate Company) non ce lo permette, ha raccontato un nepalese che ha chiesto l’anonimato per il timore di ulteriori ritorsioni, e se scappassimo, diventeremmo dei clandestini e la polizia potrebbe beccarci e rispedirci a casa in qualunque momento”. “Siamo costretti a lavorare a stomaco vuoto per 24 ore e a dormire in 12 in una stanza, gli fa eco un secondo immigrato, il 27enne Ram Kumar Mahara, ma quando mi sono lamentato, il mio capo mi ha aggredito e mi ha buttato fuori dal campo, rifiutandosi di pagarmi, e ho dovuto supplicare gli altri operai di darmi un po’ di cibo”. E mentre il Comitato organizzativo del Mondiale dice di essere “profondamente preoccupato per le accuse che sono state mosse” e annuncia che le autorità governative “stanno già conducendo un’indagine al riguardo”, la compagnia nel mirino dell’inchiesta scarica la responsabilità su appaltatori e subappaltatori, sostenendo che prenderà “le accuse molto seriamente” e che adotterà “tutte le misure necessarie per punire coloro che verranno riconosciuti colpevoli di aver infranto la legge o i contratti di lavoro”. Ma intanto la macchina Mondiale tira dritto per la sua strada “e le sole lamentele a cui si dà spazio sono quelle legate alle difficili condizioni ambientali che attenderanno i calciatori in Qatar, sottolinea il segretario della Federazione Generale dei sindacati nepalesi, ignorando però che per costruire gli stadi della Coppa del Mondo molti immigrati hanno lavorato in turni che durano otto volte una partita di calcio”.

Riguardo al Brasile, secondo la BBC, stando a un’indagine sui lavori di ampliamento dell’aeroporto di San Paolo in vista della Coppa del Mondo del prossimo anno, ci sono 111 operai costretti a vivere in alloggi mediocri vicino il cantiere. Si tratta di lavoratori pagati poco più di 160 euro al mese contro i 460 che erano stati loro promessi e fatti venire dalle regioni più povere del Paese.

Alcuni di loro, inoltre, non sono stati subito impiegati ma sono stati obbligati a rimanere in uno degli 11 campi che sono stati improvvisati nei pressi dell’aeroporto. L’ufficio del procuratore generale di San Paolo riferisce di operai trovati “in condizioni analoghe a quelle degli schiavi”. Ma lo scandalo potrebbe allargarsi: altre indagini sono in corso in relazione agli altri cantieri della città.

1 Commento »

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Una Risposta a “SCANDALO MONDIALI BRASILE 2014 E QATAR 2022: OPERAI COSTRETTI A LAVORARE IN CONDIZIONI DISUMANE”

  1. 1

    Fabrizio dice:

    Cosa si aspettavano dalla FIFA
    Contano solo i soldi
    Stanno comprando il mondo con il petrolio e il gas che sono un bene dell’umanita. Ok arricchitevi ma non schiavizzate chi lavora per voi.
    Fino a ieri…….
    Ora spadroneggiano e i governi calano le braghe per i soldi.
    Ma quale Onu, quali diritti umani.
    Li tagliano ancora le mani e le teste e lapidano le donne.

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