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SBLOCCATO DALLA RAGGI, IL SALARIO ACCESSORIO PER I DIPENDENTI DEL COMUNE – FINO A 300 EURO IN PIU’ IN BUSTA PAGA

Roma: Raggi, vorremmo presentare giunta prima del voto

AG.RF.(MP).12.11.2016

“riverflash” – Via libera dal Campidoglio per utilizzare i risparmi del piano di rientro per recuperare i bonus irregolari del passato. Questo ha permesso di sbloccare i pagamenti dell’anno in corso e non dover decurtare in futuro gli stipendi. Nella busta paga di circa 23mila dipendenti comunali, ci saranno dunque dai 200 ai 300mila euro in più, che non sono altro che quella parte “ in piu’” di retribuzione che aveva mandato in tilt il Campidoglio negli ultimi anni, prima per l’erogazione  fatta indebitamente dall’ex sindaco Gianni Alemanno, con 340 milioni di premi a pioggia, poi perché “congelata” da Ignazio Marino e dal commissario Tronca, in attesa di una soluzione che sembrava non arrivare mai. Ora la svolta: il Comune potrà utilizzare i risparmi del piano di rientro per recuperare i bonus irregolari del passato, per la gioia delle associazioni di categoria. La Raggio ha trovato il modo di sbloccare una situazione esplosiva: i sindacati erano pronti allo sciopero e a paralizzare le attività amministrative, facendo fermare circa 23mila dipendenti comunali e questo era un rischio che la città di Roma non poteva permettersi. Ecco quindi la soluzione trovata dallo staff della sindaca: si tratta del decreto legge 16/2014: il cosiddetto “salva Roma”, e mai nome fu così appropriato. L’articolo 4 prevede che gli enti locali che non hanno rispettato i vincoli finanziari posti alla contrattazione collettiva integrativa, “possono compensare le somme da recuperare anche  attraverso  l’utilizzo  dei risparmi effettivamente derivanti dalle misure  di razionalizzazione organizzativa”. E si dà il caso che effettivamente di risparmi il Comune ne abbia fatti parecchi di recente, grazie al Piano di rientro firmato nel 2014: oltre 400 milioni di taglio della spesa strutturale nel triennio, che ora tornano doppiamente utili. E’ stata quindi data via libera al pagamento del conguaglio 2015, già nella busta paga di fine mese: il fondo per la parte integrativa ammonta a circa 150 milioni di euro ed era stato istituito da Tronca. Ora potrà finalmente essere ripartito e utilizzato. Anche per il 2016 il Campidoglio conta di creare uno stanziamento simile, ma deciderà i nuovi criteri insieme ai sindacati, con cui da oggi riparte la contrattazione collettiva (che era stata bypassata l’anno scorso da un atto unilaterale del commissario straordinario, fonte di ulteriori contrasti). In realtà qualcuno, specie in ambienti governativi, forse avrebbe gradito una soluzione diversa. L’alternativa per non fare ricorso al “tesoretto” del piano di rientro c’era: scalare la cifra da recuperare dai fondi futuri. Così il debito sarebbe stato ripagato nel giro di 2-3 anni, decurtando però gli stipendi almeno fino al 2018. “Ma noi abbiamo scelto di non mettere le mani in tasca ai nostri dipendenti”, ha spiega il delegato al personale del Comune, Antonio De Santis, anche perché tutto ciò, avrebbe significato creare uno stato di agitazione permanente che avrebbe reso impossibile il lavoro in Campidoglio. Così, in questo modo, ora sono tutti contenti… Tanto più la Raggi cheha risolto un ulteriore problema…

 

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