AG.RF.(MP).30.09.2014
“riverflash” – Presunta truffa al Sistema Sanitario Nazionale. E’ questa l’ipotesi che sta portando i carabinieri dei Nas, a compiere un ispezione, su richiesta della Procura di Roma. I carabinieri dunque, hanno fatto visita ieri, all’Ospedale Israelitico di Roma, agli uffici della Regione Lazio e in alcune Asl. Al momento risulterebbero indagate 10 persone, tra cui Antonio Mastrapasqua, direttore generale dell’ospedale Israelitico. Gli altri indagati sono due funzionari della Regione Lazio e sette dipendenti dell’ospedale. L’indagine è scaturita dall’inchiesta che coinvolse l’ex presidente dell’Inps nella sua veste di direttore generale dell’ospedale Israelitico, avvenuta nel 2009 quando un controllo dell’Asl Rom D, evidenziò delle “stranezze” su alcune fatture per semplici interventi odontoiatrici per i quali venivano richiesti alla Regione rimborsi onerosi da intervento con ricovero. Dai controlli successivi emerse che tra il 2006 e il 2009 la richiesta di rimborsi alla Regione Lazio per interventi mai eseguiti da parte dell’ospedale Israelitico, accadeva nella grande maggioranza dei casi verificati, il 94% delle cartelle cliniche. Per questo motivo, la Regione Lazio, governata da Nicola Zingaretti sospese il pagamento di 15,5 milioni di euro in fatture all’Ospedale Israelitico, e congelò i due protocolli d’intesa che la vecchia amministrazione stipulò con la struttura sanitaria nel 2011 e nel 2012. Nella giornata di ieri, ci sono state quindi perquisizioni nell’ospedale sopracitato, mentre negli uffici della Regione e delle Asl è stato eseguito un ordine di esibizione per l’acquisizione di documenti. I fatti oggetto dell’indagine coprono un periodo che va dal 2009 al 2014.
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