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SALVINI: “NE’ IO NE DI MAIO PREMIER” – ECCO LA BOZZA DEL PROGRAMMA DI GOVERNO- LUNEDI’ LA DECISIONE O LA PALLA PASSA A MATTARELLA

AG.RF.(redazione).18.05.2018

“riverflash” – Una poltrona per 2… che però non verrà occupata da nessuno dei leader della Lega e Movimento 5Stelle: non c’è più tempo, l’Italia ha bisogno di un governo, mentre l’Europa sta facendo pressione per capire cosa succederà ora, provando anche ad imporre “diktat”, regolarmente respinti al mittente da Salvini e Di Maio. La bozza di governo è pronta: si tratta di un documento di 40 pagine (quasi completo) in cui sono stati inseriti molti temi della campagna elettorale dei sue schieramenti. Ma cosa comprende il testo? C’è il reddito di cittadinanza, ma dal 2020. Scompare la richiesta di condono del debito da inoltrare alla Bce, resiste l’idea di ridiscutere le condizioni della moneta unica e dell’intera architettura europea, c’è una versione a due velocità della flat tax, lo stop all’Alta velocità Torino Lione, le nuove norme anticorruzione, nuove regole per rimpatri degli immigrati irregolari e si apre uno spiraglio per rivedere l’obbligo di vaccinazione. Per quanto riguarda la Flat Tax,  si ipotizza una riduzione delle aliquote fiscali a due: 15% e 20%. La differenza di entrate dovrebbe essere colmata da un maxi condono delle cartelle che l’agenzia delle entrate non riesce a riscuotere, definita ambiziosamente “Pace fiscale”. Un altro punto importante del programma è la revisione della legge Fornero, tramite un meccanismo chiamato “Quota 100”: si potrà quindi andare in pensione quando la somma dell’età e degli anni di contribuzione sarà pari a 100, ma su questo si deve ancora discutere. Verrà mantenuta poi, la promessa del “reddito di cittadinanza”, 780 euro al mese:  l’impatto totale sulle casse dello stato è calcolato nel contratto ed è di 17 miliardi (da reperire attraverso una serie di tagli, revisioni della spesa e altre misure). Nel frattempo si procederà ad una riforma dei centri per l’impiego. Tornano i voucher, per i lavori temporanei, ma in forma riveduta e corretta e saranno disponibili anche su una app. In tema giustizia poi, si partirà dalla riforma della prescrizione agli agenti sotto copertura per scoprire i corrotti, dalla legittima difesa domiciliare alla semplificazione del processo civile passando per l’assunzione di altro personale per le forze dell’ordine. E su questo punto, i temi di Lega e Movimento 5Stelle, coincidono perfettamente. Per quanto riguarda l’immigrazione, l’obiettivo è quello di  rendere più efficaci le procedure di rimpatrio: 600mila irregolari, ritorneranno nei paesi d’origine. Inoltre, ogni regione dovrebbe avere un centro temporaneo di accoglienza. Infine, spunta anche il no all’Alta velocità Torino Lione, da anni punto cardine del Movimento Cinque Stelle. La penale per lo stop ai lavori, va ricordato, sarebbe di 2 miliardi. Ma nella bozza, questo passaggio segnato in rosso e significa quindi, cha a decidere, saranno i due capi politici. Resta solo un “piccolo”, non irrilevante problema per realizzare tutto ciò: dove trovare le coperture economiche?

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