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ROMA, “TBQUNDER35”: LA RASSEGNA DELLE GIOVANI COMPAGNIE AL TEATRO BIBLIOTECA QUARTICCIOLO DAL 2 AL 25 MAGGIO

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AG.RF.(redazione).01.05.2017

“riverflash” – TBQunder35, rassegna delle giovani Compagnie, dal 2 al 25 maggio sul palco del Teatro Biblioteca Quarticciolo, vede coinvolte sette compagnie: Attoprimo Compagnia Teatrale, The Baby Walk, Guinea Pigs, Compagnia Francesca Caprioli, CHRONOS3 che presenta due progetti, Le Brugole. Giovani ma in molti casi già Compagnie in via di affermazione.

2 e 3 maggio alle ore 21, Attoprimo Compagnia Teatrale apre la rassegna con MATERMORFOSI, di Valerio Marini liberamente tratto da Ovidio e Apollodoro con Deborah Di Giacomo e Valerio Marini per la regia Mariagrazia Pompei. Lo spettacolo racconta di quattro storie sulla maternità, attraverso uno sguardo “antico”, che dell’argomento mostra senza reticenze le numerose sfumature: l’eccessivo orgoglio materno di Niobe diviene causa di morte per i suoi figli, l’amore materno è messo da parte da Procne, accecata dall’odio nei confronti del marito, mentre è pronto a risvegliarsi per un figlio non proprio come nel caso di Demetra. I quattro miti sono diventati così brevi monologhi, riadattati a contesti e situazioni credibili per i tempi attuali (per cui, ad esempio, Niobe diventa un’estetista che si inimica la moglie di un mafioso di quartiere, oppure la vicenda di Procne è ambientata in basso napoletano). L’interpretazione delle quattro storie è affidata a una sola attrice (Deborah Di Giacomo) chiamata a dar voce e corpo a tutte queste madri e attorno a cui ruota l’intera messinscena, in un gioco di metamorfosi attoriale.

 4 e 5 maggio alle ore 21, The Baby Walk porta in scena PETER PAN GUARDA SOTTO LE GONNE TRILOGIA SULL’IDENTITÀ – CAPITOLO I, drammaturgia Greta Cappelletti e Livia Ferracchiati  con Linda Caridi, Luciano Ariel Lanza, Chiara Leoncini, Alice Raffaelli e la regia Livia Ferracchiati. Peter pan guarda sotto le gonne è un viaggio alla scoperta della propria identità da parte di un bambino in un corpo di femmina e il primo capitolo della Trilogia sull’Identità. Peter ha undici anni e mezzo, lunghi capelli biondi ed è nato femmina. Ma come si può crescere in un corpo che non ci rappresenta? Nel romanzo Peter Pan scappa di casa dopo aver sentito parlare i propri genitori del suo futuro e si rifugia nei Giardini di Kensington dove vive insieme agli uccelli, e mantiene, come loro, la capacità di volare propria di tutti i neonati. Non tutto quel che fanno gli uccelli però gli è possibile, poiché il suo corpo resta quello di un umano e allo stesso modo, quando prova a giocare con altri bambini si trova a non conoscere le loro regole. Si rivolge così al governatore dei Giardini: il Corvo Salomone, il quale gli spiegherà che la sua natura è quella di “mezzo e mezzo”: non esattamente un uccello, ma neppure completamente un bambino. La natura di “mezzo e mezzo” è diventata per Livia Ferracchiati e la sua compagnia una questione di identità di genere. Raramente si riflette sul fatto che le persone transgender non sono sempre state degli individui adulti, e che il disagio di avere un corpo che non rispecchia la percezione di sé, è una condizione che si origina fin dai primi anni di vita.

Quest’anno alla Biennale di Venezia, Livia Ferracchiati sarà presente con una mini-personale: Peter Pan guarda sotto le gonne (3 agosto, Tese dei Soppalchi), semifinalista al Premio Scenario, e Stabat Mater (4 agosto, tese dei Soppalchi, ore 18.00).  

6 maggio alle ore 21 e 7 maggio alle ore 18, è la volta di Guinea Pigs con ATTI DI GUERRA Un angolo di buio | La regola del branco, con ideazione e regia di Riccardo Mallus e la drammaturgia di Giulia Tollis, di e con Letizia Bravi, Marco De Francesca, Francesco Martucci, Federico Meccoli.

Atti di Guerra è un dittico contemporaneo articolato in due quadri autonomi ideati dal regista Riccardo Mallus e composti dalla drammaturga Giulia Tollis. I due testi originali – Un angolo di buio La regola del branco – sono accomunati da una visione scenica fondata sullo stretto rapporto tra drammaturgia, recitazione, composizione sonora e movimento. L’interesse per i temi d’attualità e di cronaca trova espressione teatrale nell’incontro e nello scontro con i materiali e le forme della tradizione. Le scritture originali di Atti di Guerra indagano, attraverso le possibilità del racconto, del teatro documentario e della finzione teatrale, le guerre contemporanee nascoste e invisibili che la nostra società non vede o non riconosce ancora come tali.

Nel primo quadro, Un angolo di buio, due ragazzi, battezzati dall’autore con nomi di fantasia, Arlecchino e Colombina, si danno appuntamento in un parco, dove, tra giochi e baci, si fa buio. Con il buio il parco diventa territorio di una gang del luogo che prende di mira Arlecchino: il capo e i suoi lo sottopongono al battesimo dell’alcool, gli offrono dei soldi e lo arruolano nella gang. Ma quello che inizia come un gioco diventa ben presto un ultimatum: “con noi, o contro di noi”.

Il secondo quadro, La regola del branco, è ambientato nella cucina di un appartamento in affitto, una desolata terra di nessuno, dove tre anonimi lui trentenni bevono e giocano per ingannare il tempo. Hanno ordinato su internet una escort a domicilio per un’orgia low cost. Quello che non sanno è che lei ha un protocollo da seguire e nasconde un segreto che sperimenteranno sulla loro pelle. Così il corpo di questa lei, senza nome né storia, di amplesso in amplesso diventa territorio di battaglia di fantasmi, paure, ossessioni e desideri.

Nel corso del 2015 la compagnia ottiene il Premio Residenze Creative @ Garybaldi/Santibriganti Teatro (Settimo Torinese), il Premio Giuria Giornalisti @ Giovani Realtà del Teatro 2015 (Udine) e il Premio Miglior Perfomance Teatrale Festival Young Station (Montemurlo).

Atti di Guerra è uno dei dodici progetti semifinalisti del Premio CassinoOff 2017 per l’impegno civile e le arti sceniche. Sempre nel 2017 la compagnia vince, in collaborazione con il Teatro Out Off di Milano il Bando SIAE SILLUMINA per la produzione di Casca la terra, testo di drammaturgia contemporanea dell’autore pugliese Fabio Chiriatti. 

9 e 10 maggio alle ore 21, Compagnia Francesca Caprioli con il patrocinio dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico presenta KARENINA, liberamente ispirato al romanzo di Lev Tolstoj, drammaturgia originale e regia Francesca Caprioli con Anna Chiara Colombo, Michele Lisi, Stefano, Paola Senatore. Karenina prende in esame quattro personaggi del romanzo: Anna Arkadev’na Karenina, Ekaterina Aleksandrovna, Dmitrievic Levin, Aleksej Aleksandrovic. Sono queste quattro personalità il centro dello spettacolo, quattro personalità che hanno in comune la stessa rovina: un soldato. Il soldato Vronski. Ma Vronski sulla scena non si vedrà mai. Si parlerà di lui, si piangerà per lui, ma non ci sarà nessuno ad interpretarlo, perché Vronski è un feticcio, un totem, una idea diversa per ognuno dei quattro personaggi; il riflesso della propria espressione nella lama di un coltello, nel finestrino del treno, nell’acqua di un fiume di campagna, nel legno lucido della scrivania. Vronski è una malattia. Il primo atto si articola in quattro scene corali: “Il treno”“Il ballo”“La proposta”“La confessione”. Queste macro sequenze rappresentano l’inizio del problema, l’incubazione della malattia e la causa del conflitto. Il secondo atto: “La vergogna”“L’amore”“La vita”, “La morte”, si articola invece in quattro scene individuali. Queste sono le scene conclusive, in cui la malattia uccide o fortifica, spurga o avvelena.

Questo spettacolo è stato possibile grazie all’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico e grazie a singoli investitori della cultura, spettatori, che hanno sostenuto il nostro lavoro grazie a una campagna di crowdfunding, permettendoci di produrlo in modo indipendente.

 11 e 12 maggio alle ore 21, CHRONOS3 presenta QUALCOSA A CUI PENSARE – distorsione di un frammento amoroso – di Emanuele Aldrovandi con Roberta Lidia De Stefano e Tomas Leardini con la regia di Vittorio Borsari. In un’epoca di crisi globale, di crisi identitaria, terrorismo e instabilità politica come si può venirne a capo? Come si può trovare il giusto pensiero, la giusta guida, per prendere il largo e navigare senza paura? In Qualcosa a cui pensare sarà una giovane coppia di coinquilini ad aprirci la loro anima insicura e mutevole. Jeer e Plinn sono due quasi trentenni. Pieni e vuoti al tempo stesso. Liberi e dipendenti. Fragili e duri, come solo questa generazione sa essere. Sottomessi alla libertà e liberi di immaginare illusioni sul futuro. La sottile, ma persistente, storia d’amore che attraversa tutte le scene dello spettacolo è assolutamente sorprendete, spiazzante e senza cercare binari “normali”. E’ finta, ma al tempo stesso onesta, coraggiosa, e al tempo stesso paurosa, come molti dei progetti di vita dei trentenni oggi.

Spettacolo vincitore del bando NEXT di Regione Lombardia 

Spettacolo selezionato tra i vincitori della II^ edizione del Bando Giovani Direzioni, promosso dal Centro Teatrale MaMiMò, in collaborazione con Scuola Paolo Grassi di Milano, AV Turnè e Comune di Cernusco Sul Naviglio, all’interno del Progetto FUNDER 35, e realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo.

 13 maggio alle ore 21 e 14 maggio alle ore 18, Le Brugole in DIARIO DI UNA DONNA DIVERSAMENTE ETERO, testi Giovanna Donini e adattamento e regia Paola Galassi con Roberta Lidia De Stefano e Annagaia Marchioro. Da un’idea coraggiosa e irriverente di Giovanna Donini, giornalista e autrice televisiva, nasce la rubrica “Diversamente Etero”, pubblicata da Vanity fair. Lo spettacolo è tratto da questa omonima rubrica on-line, che sta spopolando sul web e racconta le vicende tragicomiche – più comiche che tragiche – di donne che amano le donne; ma anche di donne che amano gli uomini, che per quanto siano in via di estinzione esistono ancora, e noi scegliamo di non escludere nessuno. Sulla scena si susseguono interviste esilaranti a improbabili personaggi femminili, interpretati rispettivamente dalle due attrici. Varie tipologie di donne, messe alla berlina o semplicemente fatte esistere. Satira, imprevisti e storie diverse che cercano “Il Senso” o alle volte anche solo un numero di telefono. Dalla sentinella in piedi che non riconosce nessun diritto alle coppie di fatto, alla vicina di casa che di fatto, non riconosce proprio nessuno. Dalla specialista del sesso che chiarisce al pubblico segreti fondamentali sull’orgasmo e sull’amore tra donne, a una traslocatrice che invade la scena con i suoi scatoloni pieni di ricordi…accompagnate da una cantante Brasiliana che passava di lì per caso, per regalare al pubblico una bossanova un po’ engagée.

Diario di una donna diversamente etero é il secondo capitolo di una saga iniziata con “Metafisica dell’amore”, spettacolo vincitore del festival di Asti 2011 per la nuova drammaturgia… uno spettacolo senza veli né fronzoli, ad altissimo rischio di innamoramento… tanto vale provarci!

 24 e 25 maggio alle ore 21, SOGLIOLE A PIACERE, scritto e interpretato da Gloria Giacopini per la regia Gloria Giacopini e Valeria Tomasulo. “Con il nome comune Sogliola si indicano alcune specie di pesci d’acqua salata la cui evoluzione li ha portati alla postura sdraiata su un fianco.” Un giorno ho deciso di andare contro natura e di fare un’esperienza estrema: ho fatto snorkeling. Stavo quasi per iniziare a muovere un braccio, dopo la prima mezzora passata immobile, tutta rattrappita sul bordo dell’acqua che sembravo morta, quando sul fondo del mare vedo qualcuno che mi guarda più spaventato di me. Era una sogliola. Sdraiata su un fianco come la sua evoluzione ha previsto e con entrambi gli occhi posizionati sul lato superiore. Mi fissava come a dire: “Tu mi assomigli”. Ho scelto lei come cornice dei miei episodi. E’ il simbolo perfetto di una vita passata a nascondersi sul fondo del mare. (Gloria Giacopini).

Teatro Biblioteca Quarticciolo

Via Ostuni 8

Info e prenotazioni

Prenotazioni: tel 06 98951725 – 06 0608

Botteghino: feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30

Biglietti

Intero 10 euro

Ridotto 8 euro (over 65, under 24, possessori Bibliocard)

promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it

www.teatrobibliotecaquarticciolo.it

 

 

 

 

 

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