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ROMA, SI ALLONTANA PER QUALCHE GIORNO E LE OCCUPANO LA CASA

ROMA (RIVER FLASH) – Maria Lorenzi è finalmente rientrata nella casa. Ieri pomeriggio dopo lunghe ore di trattative con il vicesindaco Sveva Belviso, l’assessore alle Politiche abitative Lucia Funari e la Polizia Locale di Roma Capitale del V Gruppo, gli occupanti, una donna, il compagno e due bambini, hanno deciso volontariamente di lasciare l’appartamento.  Maria ha riavuto la sua vita.

“Non è stato necessario l’uso della forza”, ha raccontato la Belviso, Un pianto liberatorio ha accompagnato il rientro in casa di Maria, ribattezzata dal quartiere “nonna coraggio”.

“Sono in casa mia finalmente” ha detto la donna. Era uscita di casa una domenica mattina per andare a trovare la mamma novantenne malata che abita a Ciampino: martedì mattina l’occupazione. Ha dormito per oltre venti giorni sul pianerottolo davanti alla porta di casa sua in attesa che qualcosa cambiasse. Una sdraio, una coperta e una borsa di acqua calda prestata dai vicini. «Ho trovato tutte le mie cose dentro degli scatoloni, erano pronti a gettare i miei ricordi» ha raccontato.

La giungla delle occupazioni abusive viene denunciata anche da Giuseppe Lobefaro, membro della direzione regionale del Partito Democratico di Roma: “La vicenda ha dell’incredibile ma non è un caso isolato, anzi è diventato un fenomeno diffuso e nel silenzio generale ha trasformato la nostra città in una giungla”. Belviso assicura: “Nonostante lo sforzo fatto quotidianamente dall’amministrazione capitolina, c’è un sistema di occupazione molto diffuso e continueremo a non abbassare mai la guardia”. “Maria Lorenzi è la reale assegnataria della casa – dice l’assessore alle Politiche abitative Lucia Funari – è stato compiuto un illecito, abbiamo saputo dal Messaggero della situazione e ci siamo subito attivati. La signora non aveva comunicato i fatti al Dipartimento delle politiche abitative». Aveva fatto una denuncia ai carabinieri, aveva chiamato le forze dell’ordine, aveva protestato al V Municipio. Aveva sacrificato venti giorni della sua vita trasformandosi nella sentinella della sua casa. Quel che è certo è che Maria aveva ed ha diritto di stare in quella casa.

F.T (AG. RF 8.2.2013)

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