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ROMA: SAPIENZA, A SETTEMBRE IL VOTO PER IL NUOVO RETTORE

sapienzadi Andrea Pranovi (AG.RF. 08.08.2014) (ore 09,00) (riverflash) – Alla Sapienza sembra regnare la calma: la sessione di esami estiva è terminata e per la ripresa delle lezioni si dovrà attendere l’inizio del prossimo anno accademico. Ma è una tranquillità apparente. Il primo ateneo romano, infatti, si sta apprestando a vivere, nei prossimi mesi, un importante appuntamento, l’elezione del nuovo rettore che succederà nel sessennio 2014-2020 a Luigi Frati, in carica dal 2008. Sei sono i docenti che hanno presentato la propria candidatura: Tiziana Catarci, Eugenio Gaudio, Andrea Lenzi, Renato Masiani, Roberto Nicolai Mastrofrancesco e Giancarlo Ruocco.

Le elezioni, secondo quanto previsto dal Regolamento approvato dagli organi accademici, si svolgeranno mediante il voto elettronico e saranno valide se voterà almeno il 30% degli aventi diritto. Sono chiamati alle urne il personale docente, gli studenti appartenenti alle Assemblee di Facoltà, al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione, i rappresentanti degli assegnisti di ricerca eletti nei Consigli di Dipartimento ed il personale tecnico-amministrativo. La prima votazione si svolgerà dal 23 al 26 settembre. Il nuovo Rettore, il cui mandato non sarà rinnovabile, sarà eletto a maggioranza assoluta dei voti. Qualora al primo turno nessun candidato raggiunga il quorum richiesto, si procederà con altre due votazioni, previste tra il 30 settembre ed il 10 ottobre. Se neanche nella terza votazione uno dei candidati raggiunga il quorum sarà necessario un ballottaggio tra i due candidati che nell’ultimo voto abbiano riportato il maggior numero delle preferenze, che si terrà dal 14 al 17 ottobre.

Tra i sei aspiranti alla carica di Rettore l’unica donna è Tiziana Catarci, che vanta anche il primato di essere la più giovane candidata. Professoressa ordinaria di Ingegneria Informatica e presidente del Centro Infosapienza, la docente ha presentato un programma dal titolo “Sapienza Futura”, nel quale si legge che “il futuro governo della Sapienza deve essere basato sul coinvolgimento e la partecipazione, seria e consapevole, di tutte le sue componenti, creando meccanismi efficaci di condivisione e facendo sì che tutti si sentano parte di un grande progetto di rinnovamento e rilancio dell’Ateneo, sia all’interno sia all’esterno del sistema universitario.

Eugenio Gaudio è invece professore ordinario di Anatomia Umana e attualmente ricopre le cariche di preside della Facoltà di Farmacia e Medicina e di presidente della Conferenza Permanente delle Facoltà e Scuole di Medicina e Chirurgia italiane. Nell’illustrare le sue dieci linee programmatiche, Guadio auspica che la Sapienza diventi “una comunità solidale intorno a sapere, innovazione, lavoro” e sostiene che “per investire con convinzione sul futuro, la Sapienza è chiamata a svolgere un ruolo da protagonista nel tumultuoso percorso di rinnovamento del sistema universitario e nel più complesso quadro di una società fondata sulla conoscenza”.

“ImmaginiAMO Sapienza 2020” è il nome del programma elettorale di Andrea Lenzi, docente ordinario di Endocrinologia e attualmente presidente del Consiglio Universitario Nazionale (CUN). Tra le promesse che il professore conta di realizzare entro la fine dell’anno in corso ci sono l'”attivazione di una reale democrazia partecipativa di tutte le componenti dell’Ateneo”, la “valorizzazione delle competenze del Senato Accademico nella politica di indirizzo”, il “ripensamento del sistema di valutazione”, il “rafforzamento della comunicazione interna” e il “rilancio della immagine esterna dell’Ateneo”. Lenzi ipotizza anche degli obiettivi strategici per il 2020, tra i quali la realizzazione di “un governo trasparente e condiviso fra le Aree culturali dell’Ateneo” e la “valorizzazione della rappresentanza studentesca”.

Si chiama invece “La Sapienza delle persone” il programma presentato da Renato Masiani, professore ordinario di Scienza delle Costruzioni e preside della Facoltà di Architettura. Masiani, convinto che “questo è il momento per cambiare la Sapienza”, immagina un’università “etica, democratica e multiculturale”, che sia “costruita nel rispetto delle persone su regole condivise e criteri di programmazione, trasparenza e partecipazione”. Il progetto di Masiani “vuole interpretare le legittime aspettative di tutti coloro che partecipano alla nostra comunità accademica” e ha tra i suoi obiettivi quello di restituire all’ateneo “autonomia, autorevolezza, capacità di ascolto e d’interlocuzione verso la società, il mondo della cultura e della ricerca, gli altri atenei in Italia e all’estero, gli enti locali, la politica”.

Roberto Nicolai Mastrofrancesco proviene dalla Facoltà di Lettere e Filosofia, dove è ordinario di Letteratura greca ed è preside. Nel suo programma “Per una Sapienza nuova” viene sottolineata l’esigenza che l’università romana “costruisca un suo progetto culturale, una strategia condivisa che possa darle un’identità chiara e riconoscibile nel panorama delle università italiane e non solo italiane”. Questo progetto culturale, secondo Nicolai,  “non può essere calato dall’alto, a meno di non rimanere sul piano dell’inutile genericità: deve nascere dalla fusione e dall’armonizzazione dei progetti dei Dipartimenti e delle altre strutture della Sapienza”. Il docente pone l’accento anche sulla centralità di “ricerca e didattica, che sono lo scopo per cui esiste l’Università e in particolare l’Università pubblica”.

Insegna invece al Dipartimento di Fisica Giancarlo Ruocco, professore ordinario di Strutture della Materia. Nel programma presentato dal docente, che attualmente riveste anche i ruoli di Prorettore per le Politiche della Ricerca e di Coordinatore del Center for Life Nano Science dell’Istituto Italiano di Tecnologie, si legge che “la situazione complessiva, dalla sfiducia ingiustificata nel ruolo sociale e formativo degli Atenei alla stretta dei cresciuti vincoli burocratici e finanziari che ci stanno strangolando, deve ancor di più motivarci ad assumere le nostre responsabilità e a mettere in atto tutte le azioni necessarie per invertire una tendenza che rischia di pregiudicare la capacità di crescita dell’Italia”. Ruocco, inoltre, critica l’attuale Rettore Frati per “l’accentramento senza precedenti di poteri decisionali e funzioni operative nella mani degli organi centrali di governo dell’Ateneo”.

I sei candidati hanno firmato insieme un appello alla partecipazione al voto, in cui si chiede a tutte le componenti dell’elettorato attivo “il massimo coinvolgimento”, sperando in una “forte risposta di democrazia partecipativa”. “Il periodo estivo che ci separa dalle votazioni e alcuni passaggi del regolamento – si spiega nel documento – potrebbero, infatti, dare vita a una caduta dell’attenzione e a una elezione con basse percentuali di votanti: evenienza non certo auspicabile per l’immagine della Sapienza e per lo stesso candidato che così dovesse risultare eletto”. Il prossimo incontro pubblico con i candidati si terrà giovedì 18 settembre, alle ore 10, presso l’aula magna del Rettorato.

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