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ROMA: QUESTA E’ LA NOSTRA SANITA’…..

Medical doctor isolated on white Medical doctor isolated on white

AG.RF. (redazione).19.01.2015

“riverflash” – Ci è giunta in redazione la lettera di una donna che vuole sottolineare come diventi sempre più difficile “fidarsi” della nostra sanità, quella che dovrebbe essere al servizio dei cittadini e non del denaro….. pubblichiamo volentieri il testo integrale:

“Gentile direttore,

sono una giovane donna con un problema legato probabilmente ad una fastidiosa forma di orticaria. Mi hanno consigliato di andare da una dottoressa (molto brava e professionale), dermatologa della Clinica Columbus a Roma, per risolvere il mio problema. Ho avuto un numero di riferimento per le prenotazioni, che ho provato a contattare dalla mattina alle 8.00, ininterrottamente fino alle ore 12.00, senza riuscire mai a trovare la linea libera. In tarda mattinata, esasperata dal fatto di non riuscire a mettermi in contatto con la struttura e proprio quando stavo pensando di andare di persona a prenotarmi (mi domando perché istituiscono numeri per le prenotazioni se non sono in grado di rispondere), trovo sul sito della clinica, un modulo per la richiesta di prenotazione on line; lo riempio e lascio il mio numero di cellulare… Vengo ricontattata da un infermiere, al quale spiego che volevo essere visitata proprio dalla dott.ssa….. di cui ovviamente non faccio il nome, . altre persone erano state da lei e si erano trovate bene… e mi viene detto di presentarmi il giorno dopo per la visita “con un po’ di pazienza”. Nessun problema ho pensato, mi metto in fila e aspetto, ma finalmente risolverò il mio problema. Arrivo in clinica il giorno dopo di buon’ora e dopo una mezz’ora di fila per pagare il ticket (34 euro), finalmente mi accomodo per la visita. Dopo un’attesa di 2 ore e mezzo, vengo chiamata ed entro in una stanza dove non c’è la dottoressa che aveva richiesto, ma un “professore”…. e la dottoressa in questione, che fine aveva fatto? Probabilmente quel giorno non era di turno…. E perchè l’infermiere in questione non mi ha detto che quando si ottiene l’appuntamento per una visita, si viene visitati dal medico di turno in quella giornata? Io avrei anche potuto decidere per una visita in intramoenia (ammesso che ci fosse la possibilità) con “quella” dottoressa…..  “Va bene lo stesso” ho pensato, purchè mi visiti qualcuno e mi dia una cura per il mio fastidio. Il professore in questione, nemmeno mi visita, mi chiede solo se avevo delle bolle sulla pelle e in 2 minuti stabilisce che ho un allergia e mi “dirotta” verso lo studio di allergologia, dove, pagando un altro ticket, avrei potuto subito iniziare i test allergici. Dunque ho pagato 34 euro, per non essere nemmeno visitata, essere rimasta nello studio nemmeno 5 minuti, con la prospettiva di pagare altri soldi per le prove allergiche. Ho risposto che non potevo rimanere lì quella mattina perché avevo già perso 4 ore di lavoro e dovevo andare via, ho spiegato che semmai, mi sarei organizzata e li avrei ricontattati. Mentre ero in macchina per arrivare finalmente al lavoro, mi arriva una telefonata sul cellulare, da parte della dottoressa responsabile del servizio di allergologia, che mi dice di essere pronta per procedere con i test allergologici……e cioè, vengo addirittura “sollecitata” a recarmi di nuovo lì, previo pagamento di un altro ticket per le mie analisi…… Ecco, la nostra sanità funziona così: sopra la salute del paziente, opera “in primis”, la regola del Dio Danaro, perché non bastava avermi fatto pagare 34 euro a vuoto… generalmente quando uno paga un ticket… viene almeno visitato…… Caro direttore, mi scusi per lo sfogo, ma ci ci tenevo ad evidenziare questa situazione, putroppo comune a tante persone che si trovano nella mia regione….e mi domando: come può un utente fidarsi della sanità ed essere curato senza altri ‘interessi’?”

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