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ROMA: QUANDO ATTRAVERSI PONTE MILVIO TROVI LA CHIESETTA DI S.ANDREA

(riverflash) – Chi arriva dal lungotevere Tahon de Revel e gira a destra per imboccare via Flaminia, proprio all’altezza di Ponte Milvio, trovi una piccola chiesa, aperta solo la mattina della domenica. Lo stesso può dirsi per chi percorre tutto viale Tiziano e arriva al lungotevere Salvo d’Acquisto. Non molti conoscono la sua storia e il suo nome.

Parliamo dell’Oratorio di Sant’Andrea a Ponte Milvio.

Fu costruito accanto ad una edicola, poggiata su quattro colonne, con la statua di sant’Andrea scolpita da Paolo Taccone nel 1463. Secondo Armellini gli autori della statua sono invece Varrone e Niccolò entrambi da Firenze, allievi del Filarete. Anche Vasari attribuisce la statua ai due fiorentini.

La statua era stata eretta da Pio II in memoria della cerimonia che si tenne qui l’11 aprile 1462, quando il Papa si recò incontro al cardinale Bessarione che portava la testa dell’apostolo Andrea. La reliquia era stata salvata dal despota di Patrasso che era fuggito per evitare i turchi. Era quindi giunta ad Ancona, da dove era stata portata a Narni via terra e da qui lungo il Tevere era giunta a ponte Milvio. Anche la vicina chiesa di Sant’Andrea a via Flaminia fu edificata a memoria degli stessi avvenimenti.

Sull’ingresso c’è l’arma del cardinale Piccolomini, nipote di Pio II. Nel 1566 Pio V concesse l’oratorio all’arciconfraternita della Trinità dei Pellegrini. La chiesetta è circondata da un piccolo cimitero, destinato ai forestieri che fossero morti a Roma durante il pellegrinaggio nella Città Santa, che risale al periodo appena successivo a quello di costruzione dell’edicola. L’edicola fu distrutta da un fulmine nel 1866, e ricostruita pochi anni dopo. Del cimitero restano alcune lapidi murarie,ed un ossario, il cui accesso si trova proprio al centro del piccolo giardino.

Oggi la chiesa è un luogo sussidiario di culto della parrocchia di Santa Croce a via Flaminia.

Fonte: AREF Flaminio

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