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ROMA: PRIMO PROCESSO SU “MAFIA CAPITALE”, NO AL RITO ABBREVIATO PER FISCON

tribunaledi Andrea Pranovi (AG.RF. 20.10.2015) (ore 21,13) (riverflash) – È iniziato questa mattina nell’Aula dei Giudici dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma il primo processo relativo a “Mafia Capitale“. Il gup Anna Criscuolo ha respinto la richiesta di rito abbreviato per l’ex direttore generale dell’Ama Giovanni Fiscon, accusato di corruzione, il quale andrà quindi a processo nel maxi procedimento che avrà inizio il 5 novembre.

Gli altri quattro imputati, Emanuela Salvatori, Emilio Gammuto, Raffaele Bracci e Fabio Gaudenzi, invece, sono stati ammessi al rito abbreviato. Il procedimento è stato aggiornato al 29 ottobre, mentra la sentenza è attesa per il giorno successivo. Il gup ha inoltre ammesso come parti civili nel primo processo il Comune di Roma, la Regione Lazio e le associazioni Sos Imprese-Libera, Cittadinanza Attiva e Antimafia Antonino Caponnetto.

Non ha assistito al processo il sindaco dimissionario Ignazio Marino. C’era invece l’assessore uscente alla Legalità Alfonso Sabella, che uscendo dal Tribunale ha dichiarato che “la costituzione di parte civile è fatta per ottenere il risarcimento dei danni morali, materiali e funzionali che sono quelli che mi premono di più perché sono le funzioni statutarie che Roma Capitale ha nei confronti dei propri cittadini”.

Lunedì 26, invece, compariranno davanti al gup Alessandra Boffi, per gli altri riti abbreviati, Daniele Ozzimo, Massimo Caprari, Gerardo e Tommaso Addeo e Paolo Solvi. In quella data il gup si pronuncerà anche sulla richiesta di patteggiamento avanzata da Francesco Ferrara, Domenico Cammisa, Salvatore Menolascina e Carmelo Parabita, ex dirigenti della cooperativa “La Cascina”. I quattro sono accusati di corruzione in concorso con Luca Odevaine, ex membro del coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti protezione.

Il 5 novembre prenderà poi il via il maxi-processo: alla sbarra, oltre a Fiscon, andranno oltre quaranta imputati, tra cui Massimo Carminati e Salvatore Buzzi. Il Movimento 5 Stelle potrebbe in quell’occasione costituirsi parte civile. Il consigliere comunale di Roma Capitale Marcello De Vito ha dichiarato a SkyTg24 che “mi costituirò io con Roberta Lombardi ed è l’unica costituzione credibile. Quella da parte del Pd e del sindaco Marino non è credibile”. “Contro chi si costituiscono? – ha proseguito l’esponente grillino – Contro se stessi? Contro gli assessori che hanno nominato che oggi sono nell’indagine? Contro il presidente dell’aula che hanno nominato e che oggi è dentro l’indagine con i dirigenti che hanno nominato? O contro i finanziatori delle loro campagne elettorali, come Buzzi, a cui Marino aveva detto che avrebbe restituito il primo stipendio da sindaco come in effetti ha dato? È evidente che si stanno arrampicando sugli specchi”.

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