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ROMA, POLICLINICO UMBERTO I, EMERGENZA PRONTO SOCCORSO: MANCANO MEDICI, AUSILIARI E POSTI LETTO

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AG.R.F(MP).25.03.2014

“riverflash” – Il pronto soccorso dell’ospedale Umberto I a Roma, sta vivendo una situazione drammatica: “mancano medici, infermieri, ausiliari e anche posti letto dove collocare i malati”. A parlare è Claudio Modini, direttore del Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione, che ieri ha ricevuto la visita del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, arrivata a sorpresa nel noto nosocomio romano, per verificare di persona la situazione del reparto. Il ministro, ha voluto rendersi conto dei problemi ed ha voluto incontrare e parlare con i dirigenti sanitari, gli operatori dell’ospedale e i lavoratori che vivono in prima persona le difficoltà e le problematiche dei pronto soccorso italiani. Non è questa la prima visita a sorpresa della Lorenzin negli ospedali romani, perché sono stati già da lei visionati i Dea del San Camillo, S. Andrea e il Cardarelli di Napoli. “Nel dipartimento lavorano solo 130 medici e di questi ben 52 sono precari, in media da sei anni e alcuni addirittura da 17 anni – ha spiegato Modini – questi lavoratori sono costretti a fare addirittura sei o sette notti al mese di guardia”. Ma qual è la criticità maggiore all’interno del dipartimento? “Il grande problema dell’emergenza dell’Umberto I, oltre alla carenza di personale, è la difficoltà di trovare un posto letto adeguato dopo che il malato è stato stabilizzato e questa non è altro che la conseguenza dei tagli operati dal governo, un problema comune a noi e ad altri dipartimenti di emergenza”. Il pronto soccorso del Policlinico Umberto I ha un numero di accessi impressionanti ma oltre alle problematiche sopracitate, manca anche un reparto rianimazione e “questo è un grosso problema”, ha aggiunto il direttore del dipartimento, parlando con il ministro. Ora i medici, gli ausiliari e tutte le persone che lavorano all’interno del Dea, aspettano dal ministro e dal governo, risposte concrete in merito alla drammatica situazione che si è venuta a creare, nella speranza di poter rendere efficiente e funzionale tutto il reparto.

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